Tra le nuove uscite in libreria, ecco alcuni titoli con una chiave: le autrici sono al debutto (o quasi) in Italia. Una di loro, già superfamosa come mamma blogger, qui ci racconta com’è passata dai social alla carta stampata
Ilaria Di Vaio, mamma felice di due bambine, ha un seguitissimo blog (www.crumbsoflife.com) dedicato alla vita familiare. Dal 4 giugno esce il suo primo libro, “Ho bisogno di amare” (HarperCollins).
Da dove nasce questo libro? «Ho la casa piena di agende, quaderni, post-it ai quali affido, durante la giornata, pensieri ed emozioni. L’esigenza di scrivere l’ho maturata sin da piccola, stimolata dalla mia nonna materna. Oggi, oltre a un piacere, è un’esigenza: il mio antidoto contro la dimenticanza. I social, con la loro immediatezza, non permettono la piena condivisione di sé, ma consentono frammenti, nel mio caso, della quotidianità. Il libro è molto diverso, garantisce uno spazio ampio: mi ha dato la possibilità di donarmi e condividermi, come desideravo».
Che cosa vorresti donare con questo libro? «Non ho aspettative. Ho imparato a concentrarmi su ciò che dipende da me e ho donato me stessa a quelle pagine. Non è stato facile ma Ho bisogno di amare è una realtà maturata, “amare” significa dare, condividere. Così quello che puntavo a fare era donare, per il resto mi limito a sperare che il libro sia di supporto a quante mi leggeranno».
Quali sono gli ingredienti di una famiglia serena? «Premettendo che nessuno è esentato dalle difficoltà, posso dire consapevolmente di aver trovato serenità nel mio rapporto personale con Dio. Giornalmente, insieme alla mia famiglia, affido la mia vita a Lui e questo è l’ingrediente che ho sperimentato essere indispensabile per la nostra serenità».
Continua a leggere nella Gallery qui sotto
-
Ho bisogno di amare di Ilaria Di Vaio (HarperCollins, 16,90 euro).
-
Zucchero, pizza, uova, olive. Cos’è una lista della spesa fatta in due se non un piccolo progetto di vita? Ruth se ne rende conto quando il suo compagno se ne va, lasciando dietro di sé solo l’elenco delle cose da comprare. Che diventa una mappa per ripercorrere le tappe della loro vita insieme. Gusci (Mondadori, 18 euro) è il romanzo d’esordio di Livia Franchini, poetessa e traduttrice italiana che vive a Londra.
-
Maia è una giornalista quarantenne che da tempo sogna di scrivere un libro. E una sera, grazie anche a un gruppo di amici, ha l’idea che la porterà a costruire un romanzo tutto fatto di inizi: il primo giorno di scuola, il primo bacio, la prima neve… In 20 tappe, raccontate con ironica sincerità, la protagonista ripercorre la propria vita. Tra finzione e realtà (l’autrice è una giornalista al debutto come narratrice) si disegna così un allegro, scanzonato quadro dei nostri giorni. Buona la prima di Fabienne Agliardi (Morellini, 15,90 euro).
-
Caso letterario negli Usa, Non sprecare il tempo, non sprecare l’amore di Ann Napolitano (Mondadori, 19 euro) parte da due casi di cronaca per costruire una storia di grande impatto psicologico: Edward, 12 anni, è il solo sopravvissuto a un disastro aereo. Dovrà imparare a perdonarsi e ad amare di nuovo dopo avere perso tutto.
-
Nata in provincia di Sassari (anche se vive a Torino), Ilenia Zedda ambienta il suo primo romanzo, Nàccheras (DeaPlaneta, 16 euro) in una Sardegna suggestiva e piena di misteri. Al centro della vicenda, Caterina, una tredicenne che ha ereditato dalla famiglia i segreti delle donne capaci di tuffarsi negli abissi e raccogliere dalle grandi conchiglie il bisso, la seta color oro che, una volta tessuta, veste i potenti del mondo. Caterina non sa che un ragazzo, nato da minatori e testardo come la roccia, la osserva da lontano e l’ama in silenzio. Si può cambiare il destino che li vuole lontani?
-
Che effetto fa essere la supplente, “quella nuova”, e trovarsi davanti una classe di 28 futuri meccanici? Valentina Petri ha attinto dalla sua esperienza di insegnante per raccontare un anno scolastico e una classe che, tra petardi in cortile e soprannomi feroci, sguardi persi nel vuoto e cellulari sempre in mano, sa anche stupire la prof con momenti di fiducia, di apertura e di dialogo. Un po’ romanzo, un po’ sorridente resoconto della realtà, Portami il diario (Rizzoli, 18 euro) è anche il nome della pagina Facebook nella quale, da qualche anno, l’autrice, insegnante di lettere in un istituto professionale di Vercelli, condivide le sue storie di scuola.
-
Guido è tornato in Val di Susa, dopo avere fatto carriera in Francia, per dimenticare una brutta delusione. Vive nella vecchia casa dei suoi, si occupa di giardini, parla il minimo indispensabile. Quando trova il cadavere di una ragazza bionda, nel parco di una villa chiusa, lascerebbe volentieri l’indagine al maresciallo competente. Ma il suo spirito d’osservazione, unito alla passione per piante e fiori e alla curiosità per tutto ciò che è umano, lo porterà sulle tracce dell’assassino. Più che un thriller incalzante, Le colpe degli altri primo libro di Linda Tugnoli (Nord, 16,90) è un romanzo d’atmosfera che unisce alla trama gialla la ricostruzione di un ambiente chiuso e delinea un personaggio, introverso ma affascinante, che resta impresso.
Da Confidenze n. 24
Ultimi commenti