Momenti dell’esistenza in cui la prospettiva cambia e ci si rimette in discussione: è a questi istanti che sono dedicati gli otto romanzi, di autrici famose o agli esordi, di questa Gallery tratta dal n. 31 di Confidenze. Li trovi in libreria già adesso o da agosto
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Micah è un uomo metodico, ordinato. Un giorno viene a cercarlo un ragazzo, figlio di una sua ex e convinto che lui sia suo padre. Non è così, ma a partire da questo incontro Micah inizia a chiedersi se non si sia lasciato sfuggire qualcosa di importante della vita. Per esempio, la possibilità di essere felice. Un ragazzo sulla soglia di Anne Tyler (Guanda, 17 euro) coinvolge e trascina con l’umanità dei personaggi e delle situazioni.
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Che cosa faresti se tua figlia, giovane, bella, in gamba, s’innamorasse di un settantenne più vecchio di te? È questo lo spunto iniziale di Il meglio deve ancora venire di Linda Brunetta (Giunti, 13 euro). La protagonista, Sofia, prova un’inconfessabile attrazione per “il vecchio”, fidanzato di sua figlia, e decide di metterla a tacere organizzando il matrimonio della coppia. Ma una serie di colpi di scena ribalterà la situazione portando alla luce nuovi desideri. Un romanzo brillante, che fa parte di una collana dedicata a raccontare amore ed eros dopo i 60 anni.
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Pival ha perso suo figlio, da quando il ragazzo ha dichiarato la sua omosessualità e il padre l’ha cacciato di casa. Alla morte del marito la donna si mette in viaggio, da Calcutta a New York, alla ricerca del figlio. Parte con un tour organizzato, ma poi dovrà farsi guidare dall’istinto, oltre che da due imprevisti compagni di avventura. Il figlio americano di Leah Franqui (Astoria, 18 euro).
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Cascasse il mondo, Titti non rinuncerebbe mai agli incontri con le sue amiche: Adriana, Ndidi e Irma. Quando si vedono, parlano di tutto, mariti, famiglia, lavoro, complicazioni varie… Ma c’è un dramma che le unisce, un comune problema, e parlarne le aiuta a stare meglio, a darsi forza, a trovare nell’amicizia quella risorsa in più per guardare avanti. Cascasse il mondo è il romanzo d’esordio di Maria Cristina Maffeis (Rizzoli, 17 euro) e ha vinto il Premio Zanibelli 2019 dedicato ai racconti che parlano di salute e malattia.
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Rose è una donna che ha sempre dato molto agli altri e alla famiglia e quando, per un insieme di circostanze, si ritrova sola, resta spiazzata. Costretta, tra l’altro, a reinventarsi il lavoro, trova impiego come dog sitter e dama di compagnia presso una manager dispotica, che ha un volpino viziatissimo e una madre settantenne che trascura. Rose si dedicherà a entrambi scoprendo, via via, che l’anziana Colette è una miniera di sorprese e di vitalità. Sarà proprio lei, infatti, a farle capire che, tra le spine, la vita riserva sempre qualche dono. Non c’è rosa senza spine è l’ultimo romanzo di Aurélie Valognes (Sperling & Kupfer, 17,90 euro), autrice di bestseller molto amata in Francia per la sua abilità nel raccontare i sentimenti.
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Veterinaria, Monica Pais hafondatoconil marito una clinica in Sardegna dove accoglie molti randagi e ha già pubblicato alcuni romanzi dedicati a storie di animali. La casa del cedro (Longanesi, 16 euro) invece è una vicenda autobiografica. Tutto inizia con la piccola Monica che, nell’estate dei suoi sette anni, viene lasciata dai genitori a casa delle zie a Orosei. Al primo smarrimento della bambina, si sostituisce poi la fascinazione per la natura, il mare, gli animali della fattoria e una vita dai ritmi semplici. Quel che Monica ancora non sa è il motivo per cui i suoi le fanno passare l’estate lì: la sorella maggiore è malata e presto anche la piccola di casa scoprirà la verità. Una storia commovente, che tocca diversi temi, dai segreti di famiglia alla forza risanatrice della natura.
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In arrivo in libreria nel mese di agosto, Un tempo gentile di Milena Agus (Nottetempo, 16 euro) è ambientato, come tutti i romanzi di questa scrittrice, in Sardegna, in un paesino dell’entroterra. Uno dei tanti borghi italiani che, col tempo, hanno visto i figli degli abitanti scappare a vivere altrove, la stazione ferroviaria chiudere e il futuro perdere di spessore. Qui arriva un giorno un gruppo di migranti, accompagnati da volontari, e destinati a stabilirsi nel “rudere”, una vecchia casa abbandonata. Il loro arrivo spaventa gli abitanti, ma anche gli “invasori” sono sconcertati, non capiscono cosa ci fanno lì. Ma, quando si prova a oltrepassare la barriera del sospetto, tra i due gruppi si avvia un dialogo sul filo di una gentilezza che a poco a poco prende il sopravvento sul timore. E favorisce la rinascita da una parte e dall’altra.
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Da Madeleine St John un’autrice australiana, scomparsa nel 2006 e ora riscoperta in tutto il mondo, un romanzo insolito che parla di tradimento in modo nuovo e di grande attualità. Una donna quasi perfetta (Garzanti, 16 euro) ricostruisce la storia di Simon che tradisce la moglie, Flora, con la bellissima Gillian, attraverso pagine fitte di dialoghi briosi, ironici, mai scontati che fanno entrare nel mondo dei protagonisti con sguardo leggero ma disincantato. E al centro del romanzo in fondo c’è una domanda: per una donna, che sia moglie, amante o amica, meglio essere perfetta, proprio come la vogliono gli altri, o decidere di seguire i propri desideri, accettando di pagare il prezzo dell’autonomia?
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