Autunno goloso, 3 tour gourmand

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Un tour tra sapori autentici, assaggiando le tipicità locali e visitando le bellezze del territorio. Questa è la stagione giusta per un weekend “godereccio”, in coppia o con amici: 3 mete

Sono una buona forchetta e amo le specialità dell’autunno. Quando arriva questa stagione con i suoi paesaggi dai colori caldi, quando molti frutti della terra, come le castagne o le zucche, sono pronti per la raccolta, a me viene voglia di partire alla ricerca di luoghi golosi. Ecco quindi tre itinerari enogastronomici da prendere al volo.

LOMBARDIA: Mantova e la passione per la zucca
Non solo arte, storia e letteratura. Mantova (nella foto), la romantica città dei Gonzaga, circondata dalle acque e ricca di palazzi rinascimentali, è anche una meta golosa, ideale in autunno, grazie alla sua passione per la zucca, anzi le zucche, visto che in questa zona della Lombardia se ne coltivano molte varietà: dalla Marina di Chioggia all’Americana, dalla Violino alle zucche ornamentali e rare, compresa la più amata, la cosiddetta Cappello del Prete, con la curiosa forma a turbante. Buona dal primo al dolce, la zucca mantovana è ideale per risotti, gnocchi e naturalmente i mitici tortelli, con il ripieno preparato con mostarda mantovana di mele, amaretti sbriciolati e il dolce Grana Padano (prodotto nei caseifici della zona), piatto prelibato e di buon auspicio pare già sulla tavola alla corte dei signori nel XVI secolo. Non mancano poi le ricette dolci, vedi la rivisitazione della sbrisolona, torta di frolla che va mangiata sbocconcellando, o la morbida cheesecake di zucca.
➜ Per mangiare A 5 chilometri da Sabbioneta, città del mantovano e piccolo gioiello architettonico (insieme con Mantova è iscritta al Patrimonio Mondiale Unesco), c’è la centenaria Osteria Valle, che tramanda antiche ricette mantovane nella storica cascina a conduzione familiare. Ora il menu è dedicato alla zucca, ma qui si assaggiano anche altre specialità del territorio, dalle paste fresche ai pesciolini di fiume o le rane (osteriavalle.com).
➜ Per dormire A pochi minuti d’auto o di bicicletta da Mantova, ma immersi nel verde Parco del Mincio, si può scegliere l’Agriturismo San Girolamo, ex monastero e oggi azienda agricola, che accoglie gli ospiti nelle sue intime stanze tra i campi e l’antico mulino. Doppia in b&b da 80 euro (agriturismo-sangirolamo.it).

 

PIEMONTE: Fra Barbera e tartufo bianco
L’odore del mosto e della terra nelle terre piemontesi può essere un viaggio nel viaggio. A questi profumi aggiungiamo la magia del tartufo, scovato grazie alla pazienza e passione di coppie insostituibili: il tartufaio e il suo fedele cane. Chi vuole provare questi gloriosi sapori d’un tempo, che nei secoli sono diventati un simbolo (e persino un motore turistico), può raggiungere il Monferrato, straordinario territorio collinare compreso maggiormente fra le province di Alessandria e Asti che è stato inserito dall’Unesco nel Patrimonio dell’Umanità. L’autunno in queste zone è un trionfo di feste del sapore. Fra le tante proposte vi segnalo Moncalvo, graziosa da visitare con i suoi palazzetti e insegne storiche (a metà strada tra Asti e Casale Monferrato), conosciuta come la città più piccola d’Italia. Qui si tiene la 67ª edizione della Fiera del Tartufo (in programma il 24 e 31 ottobre), occasione per conoscere, comprare e assaggiare tipicità, dal tartufo bianco ai calici di vino Barbera prodotto nei dintorni (fieradeltartufodimoncalvo.it).
➜ Per mangiare Per riservare un tavolo con vista sulle colline alla Trattoria e Vineria Corona Reale, bisogna prenotare per tempo: qui si gustano i classici della cucina piemontese, dalla carne cruda di Fassonaai peperoni di Carmagnola con bagna caoda, dai tagliolini con tartufo bianco o porcini agli agnolotti monferrini al sugo di arrosto, concludendo con il budino bunet o la torta di nocciole, accompagnando il tutto con vini d’annata (coronareale.it).
➜ Per dormire Non è lontano il B&B Cascina Rosa, a Grazzano Badoglio, in cima al Colle della Madonna dei Monti, da cui si scorgono romantici tramonti. Immerso tra vigneti, boschi e noccioleti, si affaccia sul panorama monferrino e offre camere con volta a botte, arredate con mobili antichi e opere in ceramica. La calda accoglienza propone una ricca colazione con prodotti a chilometro zero, tempo in cui la proprietaria Sabina dispensa curiosità e consiglia itinerari, proponendo laboratori creativi fra le stanze e il giardino. Doppia in b&b da 95 euro (cascinarosa33.it).

SICILIA: a Catania per gustare i tesori dell’Etna
Chiunque atterra a Catania non può che subire il fascino dell’Etna, il vulcano attivo fra i più affascinanti del mondo e il più alto d’Europa. Questo “gigante” buono (anche lui iscritto al Patrimonio dell’Umanità) oltre ad attirare turisti da ogni parte del globo, che adorano ammirare le sue fontane di lava e avventurarsi sui sentieri, è anche fonte inesauribile di sapori e frutti della terra dal sapore intenso e persistente, magnetico come quel fuoco che arde nel suo cuore. Salendo in auto, in direzione Paesi Etnei, ci si può dirigere verso uno dei comuni più amati e apprezzati per le sue offerte gastronomiche e le feste d’ottobre: è Zafferana, che ogni weekend dedica ai turisti giornate a tema in cui i ristoratori organizzano menu di degustazione e nelle piazze i commercianti offrono pietanze salate e dolci con stand gastronomici. Qui ci si dimentica la dieta e si assaggiano vere specialità: dalle caldarroste al vino novello, dalle nocciole ai liquori ai fichi d’india, dall’olio alle tipicità di pistacchio, dai porcini al miele, alle mele e pere dell’Etna, piccole e saporitissime, comprese le carni alla brace, cotte su vecchie tegole di terracotta (info: comune.zafferana-etnea.ct.it).
➜ Per mangiare In Piazza Umberto I, cuore della città in pietra lavica, c’è uno dei locali storici dove il menu è una garanzia: è Donna Peppina, caffetteria e pasticceria che dal 1924 frigge perfette “siciliane con la tuma”, panzerotti con formaggio filante e piccante al pepe nero. Per dessert, ottimi cannoli e paste di mandorla e pistacchio sono accompagnati da liquori ai frutti dell’Etna. da provare anche lo “sciatore”, biscottone al cioccolato che prende il nome dagli sportivi che lo gustavano durante le scalate sul vulcano (tel. 0957081410).
➜ Per dormire Ai piedi dell’Etna, a Castiglione di Sicilia, c’è il Cavanera Etnea, il wine resort dell’azienda vinicola Firriato, con eleganti camere a pochi passi dalle vigne. Qui si degustano vini rossi dal sapore deciso e scoprono i segreti delle vigne nate su terre vulcaniche. Doppia da 90 euro; degustazione e tour della vigna da 12 euro (cavanera.it).

di Valentina Castellano Chiodo, testo pubblicato su Confidenze 40/2021

Foto: il castello di San Giorgio a Mantova, Shutterstock

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