Tutto sulla menopausa di Montano e Vitali

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Come imparare a gestirne i sintomi senza vergogna

Trama – Cosa aspettarci dalla menopausa, quali emozioni sono legate a questo importante capitolo della nostra vita, quali sono le strategie più efficaci per gestirne i sintomi e come prevenirne la ricaduta? Ce lo spiegano due psicoterapeute cognitivo-comportamentali, Antonella Montano e Sara Vitali, in Tutto quello che vorresti sapere sulla menopausa, strategie psicologiche per affrontarne sintomi e difficoltà. Dalle più frequenti distorsioni cognitive, insegnandoci come riconoscere e fronteggiare i tanti pensieri irrazionali e disfunzionale (e come ristrutturarli), alle preziose indicazioni su come affrontare (e comprendere e relativizzare) i cambiamenti umorali e i sintomi depressivi ad essi legati, le due specialiste ci prendono per mano in modo chiaro e ci fanno performare, attraverso spazi dedicati alla narrazione dell’esperienza di ogni lettrice, al meglio tra le onde capricciose delle fluttuazioni ormonali. Non mancano tecniche preziose per fronteggiare e gestire l’ansia associata ai sintomi vasomotori e indicazioni sui trattamenti dedicati alle implicazioni urogenitali e sessuali di questo capitolo biologico del nostro corpo e della nostra anima.

Un assaggio – Purtroppo, i pregiudizi sul climaterio sono molti. Uno dei più comuni interpreta la menopausa come un fenomeno di decadenza del corpo femminile per cui la donna diventerebbe meno attraente. Davvero per essere belle e desiderabili è necessario essere giovani e fertili? Il fatto è che la società attuale valuta la bellezza come un attributo dell’età giovanile rappresentando le donne mature come meno affascinanti. Ma il fascino va oltre l’aspetto fisico e la bellezza in generale: è qualcosa in più, una sorta di cocktail in cui vengono shakerati insieme molteplici ingredienti, tra cui personalità, savoir-faire, fiducia in se stessi, autostima, consapevolezza, atteggiamento e comportamenti. Un altro falso mito associa la menopausa alla fine della sessualità e all’automatico calo della libido, come se la fertilità fosse un requisito indispensabile per avere una vita sessuale gratificante. Fra l’altro devi sapere che in alcuni casi la libido può addirittura aumentare, soprattutto nella premenopausa, in quanto ai diminuiti livelli di estrogeni corrisponde un incremento del testosterone, l’ormone implicato nella regolazione del desiderio sessuale. Allo stigma della menopausa contribuiscono anche alcuni detti popolari che usano la logica del carpe diem, sollecitando le giovani donne ad approfittare della bellezza del proprio corpo prima di incorrere nel decadimento, come se il cessare del ciclo coincidesse con il capolinea della vita di una donna.

Leggerlo perché – La menopausa non è mai andata molto di moda, anzi. È da sempre, almeno nella parte di occidente che ci riguarda, qualcosa da accettare passivamente quasi come una devastazione che arriva e pian piano porta via tutto. Negli ultimi tempi qualche personaggio pubblico comincia a parlarne in modo un po’ più rock, sottolineando come questo sia un aspetto transitorio e non una trasformazione totale e definitiva. Vampate, momenti di deserto emotivo, gonfiori e ritenzione idrica, aumento del giro vita: i più comuni sintomi di questa modifica evolutiva (cominciamo a cambiare la terminologia in modo positivo, evoluzione e non ‘fine’), di questo compimento di un capitolo che permette di aprirne di nuovi, non devono essere vissuti come se fossero una punizione o una sconfitta o, peggio ancora, qualcosa di cui doversi vergognare. Soprattutto, questi sintomi non vanno taciuti. La popolazione è sempre più ‘vecchia’, dicono gli indici demografici. Questo vuol dire che sempre maggiore è il numero delle donne coinvolte in questa fase: una nuova forma comunicativa è necessaria. È necessario inserire la menopausa in modo protagonista in tutte le espressioni del nostro tempo, non solo mediche ma anche mediatiche.

Montano e Vitali, Tutto quello che vorresti sapere sulla menopausa, Erickson

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