Io e lei di Fiamma Satta

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Un libro che ci vendica della condizione umana, perché alla fine lil coraggio vince sulla malattia

Quanti libri escono! Ci vorrebbero dieci anni solo per leggere le novità di un mese. Entrare in libreria sgomenta…quale scegliere?

Ce ne sarà uno che davvero vale la pena?

Sì, c’è, uno fra tutti, l’unico: Io e lei di Fiamma Satta (Mondadori). Divinamente scritto non è un libro, è una rivoluzione. Fa ruotare la visione del mondo, diverte, strapazza, spaventa, ti prende per il collo e ti accarezza. Profondità incandescenti, risate, terrore, tenerezza, volo.

Fiamma Satta, famosa donna di radio (Fabio&Fiamma), giornalista, scrittrice, gli occhi più azzurri dell’Emisfero Occidentale – anche più di Meg Ryan che le somigliava (prima della plastica, quando ancora era bella), era anche sciatrice e nuotatrice agilissima. Poi nel ’93 le hanno diagnosticato la sclerosi multipla. Di questo parla il romanzo.

Di libri sulla malattia ne sono usciti tanti, ma un’idea come questa, è la prima volta sulla terra: Fiamma Satta ha fatto parlare la malattia, la Sclerosi in persona. Che dalla prima riga diventa con prepotenza personaggio. Una stronza pazzesca questa voce narrante,  cattiva, maligna, scorretta, scostumata, che offende  i lettori, li maltratta, li prende a parolacce, con un complesso di superiorità verso tutti e verso la donna che abita e invade, da amante perversa, da tiranna trionfante.

La Sclerosi disprezza quella che chiama la “Miagentileospite” perché è umana, perché vuole amare invece di dominare, perché si innamora, si illude, soffre, mentre lei al posto suo, invece di piangere per amore farebbe piangere.

La Sclerosi si vanta di essere una seduttrice spietata, che fa fare alla sua vittima quello che vuole- anzi ci prova, ma ha trovato un osso duro, la Suagentileospite le resiste, e lei è furibonda perché quella se la fila il meno possibile, pretende di fare una vita attiva e avventurosa, di amare, studiare, creare, perfino ridere, la maledetta, alla faccia sua. La smania di potere della malattia è sconfinata, il suo modello è Madame de Merteuil, la perfida seduttrice delle Relazioni pericolose, che gode a seminare disperazione e morte. La malattia sferra i colpi più sleali per essere il centro della sua vita, per possederla fino in fondo. Ma non ci riesce.

Questo libro ci vendica della condizione umana. Perché la donna vince, e alla Sclerosi fa il massimo sfregio, il grande sberleffo, ne fa un personaggio, con un colpo di mano prende il timone, decide lei la rotta, la ingaggia come attrice e le fa dire LEI ciò che vuole. Fa perfino pena, in certi momenti, povera Sclerosi. Qualsiasi tortura possa ancora studiare, ormai con questo libro, Fiamma ha vinto.

Scrittura geniale, esorcismo potentissimo, duro manuale d’amore. Grazie, Fiamma.

 

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