Mascherina: continuare a indossarla oppure no?

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Non è più obbligatorio usare la mascherina introdotta come forma di protezione dal Covid-19. Ma molti si chiedono: non varrebbe la pena portarla ancora? Approfondiamo

Dal 1 maggio scorso, l’obbligo di mascherina è decaduto praticamente ovunque e si contano sulle dita di una mano i luoghi in cui è strettamente necessaria (in primo luogo, le strutture sanitarie, i mezzi di trasporto pubblico, i cinema e i teatri).

Ora molti si chiedono se, al di là delle disposizione di legge, non sia ancora opportuno indossare la mascherina nelle diverse occasioni di tutti i giorni o, perlomeno, in alcune di esse.

Certo, il ricordo dei tanti mesi in cui abbiamo dovuto tenerla per forza e le temperature in aumento non invogliano.

Personalmente, porto sempre la mascherina quando mi trovo al chiuso e consiglio ai miei cari, ai miei pazienti e ai miei lettori di fare lo stesso. La trovo un’elementare norma di prudenza. Il Covid non è ancora stato sconfitto.

Posso garantirvi che di mascherina non si muore. E la mascherina nemmeno provoca danni di sorta al corpo o alla mente. I chirurghi di ogni parte del mondo la indossano tutti i giorni, per ore, da sempre, mentre eseguono delicatissimi interventi al cervello o al cuore che richiedono tutta la loro attenzione e abilità. Figuriamoci che male può fare a chi la tiene su bocca e naso qualche minuto mentre aspetta il proprio turno alla cassa del supermercato, quando l’unico impegno richiesto è di pagare e infilare gli acquisti nel sacchetto della spesa.

Anzi, la mascherina aiuta a difenderci anche da altre infezioni (raffreddore, influenza comune ecc., che infatti negli anni della pandemia sono stati praticamente azzerati), come ben sanno alcuni popoli orientali che adoperavano quotidianamente questo strumento di protezione per prassi anche prima del Covid.

Lo stesso Ministero della Salute raccomanda tuttora la mascherina nei luoghi pubblici al chiuso.

All’aperto invece possiamo serenamente evitarla, a meno che non ci troviamo assembrati in situazioni in cui la distanza interpersonale viene eccessivamente ridotta.

Un’ultima nota: fa sorridere che gli stessi che, a causa dell’obbligo della mascherina e delle altre misure di contenimento, hanno straparlato per due anni di limitazione della libertà personale, di violazione dei diritti costituzionali, addirittura di dittatura sanitaria – del tutto impropriamente, peraltro, come è stato ben chiarito da giuristi -, ora spesso trattino con scherno chi continua a portare questo presidio.

Evidentemente, per taluni, l’unica libertà che riescono a concepire è la propria. Come c’è la facoltà oggi di non indossare più la mascherina, esiste anche quella di continuare a utilizzarla, senza dover fornire spiegazioni a chicchessia.

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