Povera Pompadour

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Continuano i ritratti dei grandi personaggi femminili della storia: la marchesa di Pompadour, la "favorita" di Luigi XV, in realtà non aveva il dono dell'amore

La settimana scorsa ho raccontato di Antonietta Poisson, marchesa di Pompadour, a proposito della Macchina del Tuono, ora vorrei raccontarvi l’altro suo dramma, quello che la portò a morire giovane: il sesso.

Quando finalmente riuscì a conquistare il suo re, ad affascinarlo con le sue arti e il suo raro ingegno, si trovò alle prese con la sua grave mancanza: era frigida.

Quella splendida donna era fatta per essere vista, udita, ammirata. Ma non aveva il dono dell’amore. Non sapeva essere femmina. Cominciò a riempirsi di droghe per inventarsi la lussuria, e della lussuria riuscì a diventare il simbolo, senza conoscerla. Accendeva i sensi del re sfrenando la sua immaginazione. Freddamente dirigeva il suo desiderio, gelida illusionista. E lui fu suo. Suo nei sensi, suo nel respiro. Ma quegli amplessi per lei erano una tortura.

Per una donna, allora, fare sesso voleva dire partorire, o abortire. Per un piacere che non sentì mai, Antoinette sopportò ventiquattro aborti, col sorriso. Il re non tollerava le malinconie. Quando la figlia di Antoinette, che era rimasta col marito, dopo che lei lo aveva lasciato per il re, morì a quattro anni – forse di veleno – la Pompadour non poté piangere. Bisognava sorridere al re. E il giorno dopo recitò nel teatro di corte, in una parte divertente.

Ma non bastava. Inventare l’erotismo e sorridere sempre,  erano solo due dei talenti che occorrevano per divertire l’uomo più annoiato di Francia. Fu il suo capolavoro: non fare mai annoiare il re, neppure quando si annoiò di lei. La nominò marchesa, e fu un grande scandalo: una borghese! In mezzo ai nobili mortalmente gelosi del re, e del proprio rango. Si facevano scommesse su chi sarebbe riuscito per primo ad avvelenarla.

Lei non toccava cibo senza prima darlo a un assaggiatore. Gliene morirono due sotto gli occhi. Ma valeva la pena. Il suo potere era immenso: il re non faceva più niente senza consultarla – era più colta di lui, e molto più intelligente. La Pompadour nominava ministri, faceva costruire palazzi, acquistava opere d’arte, dichiarava guerre. Quei nobili che la disprezzavano, impararono a temerla. Intere nazioni  dipesero dal suo volere.

Il re di Prussia, Federico II, pagò con una guerra l’aver mancato di rispetto alla favorita. L’amore per il re era una rete che sosteneva l’amore per il potere.

Ma sono troppe le cose che vorrei dirvi ancora su di lei, vi dò appuntamento alla prossima settimana.

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