Quelle piccole manie che ci rendono unici

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Ciascuno di noi ha piccole fissazioni che ci condizionano la vita, io vi racconto la mia.

Quelle innocenti piccole manie è il titolo dell’articolo che trovate su Confidenze, dove una serie di persone raccontano le proprie piccole fisime quotidiane, quelle con cui tutti ci scontriamo e che a volte possono essere spia di disagi più grandi, (quando sfociano nelle patologie) o più semplicemente  espressione di un lato della nostra personalità.

Pensando a me temo che il mio peggior difetto sia quello di essere un’accumulatrice seriale, il cui mantra è: non buttare mai via niente.

Questo si riflette non solo su scarpe e vestiti, ma su libri, abiti, ricordi, (ho ancora i sussidiari delle elementari e tengo tutti i biglietti di auguri ricevuti per il compleanno) e oggetti di per sé inutili che per me però hanno un valore affettivo. Privarmene mi destabilizza.

Vi ricordate i Barbapapà? Erano pupazzetti colorati a forma di pera che in un certo periodo andavano per la maggiore, io li ho tenuti tutti, chiusi in una scatola, ma li ho tenuti. Così come ho tenuto la mia collezione di Holly Hobbie (le bambole di pezza che andavano di moda alla fine degli  anni 70) o la camicetta che indossavo il giorno della laurea, o le forcine dello chignon che mi raccoglievano i capelli quando mi sono sposata o il braccialetto che mi avevano messo in ospedale alla nascita di mio figlio. È vero sono tutti oggetti con un valore affettivo, ma quando la mia mania di “conservazione” si estende ai contenitori in alluminio e ai vasetti di plastica, (potrebbero sempre tornare utili… è il pensiero dominante) comincio anch’io a preoccuparmi.

Potrei andare avanti all’infinito, raccontandovi delle tante cianfrusaglie che riempiono i cassetti di casa mia, ma ve lo risparmio, e ringrazio il cielo di avere un marito paziente che non sbuffa e che essendo il re del disordine si guarda bene dal mettere ordine o ficcare il naso tra le mie cose.

Mi sono chiesta tante volte se questo mio attaccamento al passato sfiori il patologico, ma poi mi guardo intorno e vedo gente che posta su Facebook le foto delle scuole elementari, amiche che impilano i golf nell’armadio ordinandoli per sfumature di colore, altre minimaliste che non vogliono neanche un quadro appeso alle pareti rigorosamente bianche, e altre ancora che non cucinano per non sporcare la cucina a gas appena pulita.

E allora penso che ognuno di noi sia bello così com’è, con le sue particolarità e riti quotidiani e che alla fine non ci si debba prendere troppo sul serio, la vita è già abbastanza complicata, lasciateci le nostre piccole manie.   

Confidenze