A un leone da tastiera

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Chi sono gli odiatori del web che seminano in rete calunnie e sospetti protetti dall’anonimato? Spesso persone spaventate e chiuse, che sfogano così le loro frustrazioni. Un consiglio a uno di loro 

 

Il Covid 19? L’hanno prodotto i cinesi, in laboratorio. È tutto un complotto mondiale. Anzi, delle banche. E c’entra anche la tecnologia, la rete 5G. Tante bufale, in questi mesi, si sono rincorse online. Ecco un profilo tipo di chi “si diverte” a diffonderle.

Caro A., mi rivolgo a te, che mi hai scritto tramite social di avere superato lo stress del lockdown diventando un “leone da tastiera”. “Ho potuto finalmente dire senza peli sulla lingua e in anonimato, tutto quello che ho sempre pensato di intellettuali, giornalisti, artisti e scienziati che pontificano, ogni giorno, in tivù. Le cose che ho scritto sono il frutto di opinioni che, nel tempo, ho maturato. Per esempio, i miei sospetti sul fatto che questa pandemia sia una grande montatura, messa in atto dalle case farmaceutiche d’accordo con i cinesi e con certe lobby di potere – come quelle ebraiche -per sfrut- tare e mettere in ginocchio il mondo occidentale. Ho gridato al complotto forte e chiaro! Mia moglie, che ha voluto leggere quello che ho scritto quotidianamente sul web in questi 40 giorni, ha detto che sono un vigliacco perché non mi firmo. Che sono un razzista, perché parlo male degli ebrei e perché penso ai complotti, invece, di immedesimarmi con i tanti malati e morti che ci sono stati nel mondo a causa del Covid.19. Ma si sa… le donne hanno il cervello delle comari e mia moglie non ha studiato, non si è laureata come me. Per giunta, ha fatto l’infermiera per tutta la vita e ha sempre avuto più considerazione per i malati, i vecchi, i migranti e perfino gli omosessuali, che per me.Tu che fai la psicologa ‘di grido’, che ne pensi?” hai concluso, chiamandomi in causa.

 

Dietro, tanta paura

Penso che, con tipi come te, si de- ve rispondere a tono. E, senza odio, credo di poterti considerare soltanto una persona spaventata, chiusa nel suo mondo di pregiudizi, invidie, paure. Una persona che ha molta sfiducia nei confronti del mondo delle autorità, della scienza, della fede. Una persona priva di empatia e di coraggio. Tu non ti senti rispettato e non rispetti il dolore e la paura altrui. Parli di complotto ma chi è più “complottante” di un soggetto che, invece di esprimere le proprie idee, le posta sul web in anonimato? Per evitare, forse, di poter essere criticato per le pesanti e indimostrabili accuse che lancia. Infatti, se alcune delle tue pesanti affermazioni potessero trovare un riscontro nella realtà, molti potrebbero darti ragione. Ma poiché si tratta di luoghi comuni e approssimazioni fabbricate ad arte, di notizie false mai dimostrate, tu anonimamente intimorisci gli altri, approfittando di un momento di fragilità individuale e collettiva. Lo fai, per sentirti forte, ma non lo sei! Ti mancano empatia e senso di responsabilità, sei mosso da un narcisistico bisogno di sentirti un protagonista che non indossa la mascherina perché vuole “smascherare il mondo”. Come posso rispondere alla tua provocazione, considerato che sono una donna e per giunta una psicologa “di grido”? Solo così: prenditi cura di te! Scegli, ti prego, un valido e/o una valida col- lega che possa orientarti ad affrontare il nemico interno che “complotta” dentro di te. E che ti rende irresponsabile, misogino, razzista e omofobo. Insomma, contagiato e contagioso come il Covid 19. E, forse, di più.

 

Da Confidenze n. 25
Foto: iStock

 

 

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