Weekend vs vacanza

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Alla vacanza lunga e lontana preferisco tanti fine settimana nei “dintorni”. E vi spiego perché

La valanga di ferie arretrate da smaltire quest’anno mi ha portata a spasso per l’Europa dall’inizio dell’estate. Non che mi lamenti, per carità. Ma condivido l’affermazione della conduttrice televisiva Benedetta Rinaldi: «Niente vacanze, che problema c’é?» (trovate la sua intervista su Confidenze in edicola adesso). E se non ambisco a stare incollata alla scrivania 12 mesi su 12 senza un giorno di tregua, la soluzione ideale lontana dal lavoro per me si riassume in: «Toglietemi tutto, ma non il mio… weekend» (se lungo è l’apoteosi).

L’idea di poter partire ogni venerdì, infatti, mi dà un senso di libertà più infinito delle canoniche tre settimane una volta ogni tanto. Per diversi motivi. Intanto, se in un fine settimana qualcosa non va (per esempio, il tempo è orribile) dopo 5 giorni me ne aspetta un altro e i giochi non sono chiusi. Poi perché non amo i ritmi stanziali, quindi il ritorno alla domenica mi fa sentire sempre in moto (nel vero senso della parola, a parte in inverno inoltrato). Infine, perché c’è così tanto da vedere vicino a noi, che non sento il bisogno di andare per forza chissà dove.

Follia? Probabilmente sì, ma quando sento gli amici prendere voli che li porteranno dall’altra parte del mondo non provo la minima invidia: per me vacanza significa balzare sulla Guzzi senza tappe prestabilite, odiosi check-in, partenze in ritardo, bagagli da recuperare (sempre ammesso che non siano stati persi) e andare alla scoperta dell’Italia (quanti hanno attraversato il Rio delle Amazzoni ma non hanno mai fatto il bagno nel Ticino?), della Francia (i suoi mari, monti, campagne e città sono top), dell’Austria (è come essere catapultati in un plastico realizzato con il Lego). Dove so che troverò (magari non in Austria) delle spiagge spettacolo (siate sinceri, in Sardegna non sono molto ma molto più belle che alle Maldive?) e una cucina ancora più spettacolo (fondamentale per il mio buonumore). Il tutto a distanze che mi permettono di stare via pochi giorni e, magari, di tornare qualche settimana dopo se mi viene il groppo di nostalgia.

Detto questo, i viaggi importanti che ho fatto mi sono piaciuti tutti. E se mi obbligassero a organizzarne uno adesso, visto che mi manca andrei in Australia. E da lì vi manderei una bella cartolina (sono all’antica e la preferisco ai selfie su Fb) e vi porterei un magnete a forma di canguro per il vostro frigorifero.

 

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