5 errori da evitare se hai il “fegato grasso”

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La steatosi epatica è sempre più diffusa, soprattutto tra le persone in sovrappeso. Non dà sintomi e molti soffrono di questa condizione senza saperlo. Si affronta così

Per alcune malattie non disponiamo di un solo farmaco in grado di curarle. Una di queste è il cosiddetto “fegato grasso”, più correttamente definito steatosi epatica o NAFLD (Nonalcoholic Fatty Liver Disease – “non alcolico” perché esiste anche un fegato grasso provocato dall’abuso di alcol).

Si tratta di una patologia che interessa 1 persona su 4, con una predilezione per chi è in sovrappeso o decisamente obeso, ma che non risparmia i soggetti magri con problemi metabolici, quali trigliceridi e colesterolo alti. Di solito chi ne soffre non lo sa e lo scopre solo quando si sottopone a un ecografia dell’addome, spesso eseguita per altri motivi.

Nella steatosi epatica, gli epatociti, ossia le cellule del fegato, vengono letteralmente infarcite, appunto, di grasso (trigliceridi, nella fattispecie). La condizione in sé è benigna, ma comporta una possibile evoluzione nel tempo verso altre condizioni che non lo sono altrettanto, come la steatoepatite (NASH), in cui gli epatociti subiscono un danno infiammatorio cronico, la fibrosi, la cirrosi epatica e, in casi fortunatamente più rari, persino il cancro del fegato.

In attesa della validazione di terapie farmacologiche per la steatosi epatica non alcolica, che, a oggi, non sono ancora disponibili, vale la pena mettere in risalto che la cura documentatamente migliore del fegato grasso è l’adozione di un sano stile di vita, a partire dalla giusta dieta. Questo è vero sia per chi già soffre della patologia, sia in prevenzione, dal momento che determinate buone abitudini consentono di eliminare, o comunque ridurre, cause e fattori di rischio della steatosi epatica.

Se ti affidi a un professionista del settore, potrai farti impostare un programma completo e su misura per te, adatto a contrastare la steatosi epatica. Ma, come ormai ben sai, credo fortemente che ognuno di noi sia per larga parte l’artefice della propria salute e, per questo, desidero segnalarti 5 errori che non deve fare chi soffre di fegato grasso.

1 – Sottovalutare i chili di troppo

La strategia più efficace per combattere la steatosi epatica è perdere il grasso in eccesso. Per giunta, gli obesi (e i diabetici) sono i soggetti più a rischio di degenerazione della NAFLD in NASH.

2 – Preferire il divano alle scarpe da running

Il fegato grasso si “nutre” di sedentarietà. E lo stesso fanno sovrappeso, sindrome metabolica, insulinoresistenza, diabete, iperlipidemia e tutte le condizioni associate alla steatosi epatica. Recenti ricerche dimostrano che l’esercizio fisico regolare ha un impatto potente su questa malattia.

3 – Credere che il vino faccia buon sangue

Non è così. E soprattutto non fa… buon fegato. Anche nella steatosi non alcolica, quella di cui stiamo parlando, l’alcol va evitato, in ogni forma, visto che promuove la sintesi di trigliceridi e peggiora l’infiammazione del fegato.

4 – Detestare il caffè amaro

Ingeriamo troppo zucchero, perché lo aggiungiamo alle bevande e perché acquistiamo tanti prodotti industriali che ne sono ricchi (cereali da colazione, succhi di frutta, molti yogurt, per non parlare di tutti i dolci). L’eccesso di zucchero è convertito in trigliceridi, che vanno a riempire le cellule adipose e quelle del fegato.

5 – Esagerare con la frutta, perché “tanto fa bene…”

Nessuna cosa in eccesso fa bene, ma largheggiare con la frutta non è proprio una buona idea quando si soffre di fegato grasso. Il motivo? Anche la frutta contiene zuccheri semplici, trasformabili dal corpo in trigliceridi.

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