Cerchiamo di invecchiare con dignità

Natura
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Le rughe? Ovviamente le odio. Ma trovo sia meglio farci i conti e invecchiare senza bisturi. Come la super Meryl

Tutti pazzi per Meryl è il titolo dell’articolo di bellezza dedicato alle donne over 60 che trovate su Confidenze in edicola adesso. E la Meryl in questione è ovviamente la Streep, scelta come “testimonial” per due motivi: è l’attrice più brava che la storia del cinema abbia mai conosciuto. Ed è una delle poche star che si è rifiutata di combattere il passare del tempo a suon di bisturi.

Qualche ritocchino, certo, se l’è concesso anche lei (uno zigometto sospetto lo si intravede). Eppure Meryl ha comunque avuto il buon senso (e il buon gusto) di non esagerare. Così, è arrivata a 68 anni con gli occhi circondati da rughette, ma almeno ancora espressivi. E con un viso non più da ventenne, ma in armonia con il collo, un punto tanto dolente dopo una certa età che neanche un paranco riuscirebbe a sollevare con discrezione.

Comunque sia, cercando la foto della Streep ho fatto qualche considerazione sui tristi segni che gli anni tracciano su ognuna di noi e su quali mi danno più fastidio. Capeggiano la lista le due rughe che percorrono la mia fronte come una mulattiera (sono così evidenti che la prima volta che le ho notate credevo fossero lasciate dal casco da moto che avevo appena tolto). Poi, c’è il solco all’attaccatura del naso, per fortuna mimetizzato dagli occhiali. E visto che non esiste il due senza il tre, mettiamoci dentro anche le guance più scavate (e pensare che quando erano piene e paffutelle come un’idiota le vedevo troppo cicciotte).

Detto questo, sappiate che non cercherò mai di contrastare svuotamenti e cedimenti con botulini, lifting, iniezioni di collagene & Co. E non perché sia dotata di quella sana saggezza che permette di apprezzare ogni stagione della vita. Semplicemente, fino a ora non ho visto labbra siliconate, palpebre rialzate né rughe rimpolpate capaci di farsi beffa dei veri dati anagrafici. E se i risultati possono effettivamente cancellare l’anno di nascita, succede in modo inquietante: che età si potrebbe dare, per esempio, alla “nuova” Gruber (avete visto la foto che sta circolando sui social?) o alla Ryan?

La versione ritoccata ha trasformato Lilli e Meg in due spaventosi cyborg, senza però riportarle a un’immagine da liceali. Perciò mi domando: non avrebbero fatto meglio ad affidarsi allo scalpello (sicuramente spietato ma almeno naturale) dell’orologio? Chi l’ha fatto come Meryl non è molto più bella? E che dire di Vanessa Redgrave che, a 81 anni suonati, dà la birra a caterve di cinquantenni gonfiate?

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