Chi sono oggi gli esorcisti?

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La Chiesa fa fronte al crescente aumento delle richieste di esorcismi istituendo un corso per sacerdoti destinati a svolgere questo delicato ruolo. Del tema avevamo parlato su Confidenze nella Tavola rotonda di Marco Bergamaschi

Il Vaticano ha deciso di far fronte al crescente aumento delle richieste di esorcismi con un piano di formazione per i sacerdoti destinati a liberare le persone possedute dal demonio. L’esorcismo è una pratica riconosciuta dal diritto canonico della Chiesa e può essere celebrato solo con un permesso concesso dal Vescovo e soltanto all’interno della chiesa.

Confidenze qualche tempo fa aveva affrontato l’argomento in una Tavola rotonda a cura di Marco Bergamaschi, “Chi sono oggi gli esorcisti?” che vi riportiamo qui di seguito.

 

La parola esorcismo evoca più che altro film dell’orrore e racconti fantastici. Eppure, anche oggi, i sacerdoti esorcisti (che ricevono una formazione speciale) vengono chiamati a intervenire da persone convinte che la propria vita sia influenzata dal Maligno. Ogni caso è diverso e merita la dovuta attenzione, ma non sempre si tratta di disturbi della psiche umana. La parola a chi conosce bene questo tema.

«Spesso il nemico è la solitudine»

Don Ambrogio Villa, sacerdote esorcista Diocesi di Milano

Arrivano pieni di speranza, confusi e  a volte impauriti: «Sono persone di tutti i tipi, di ogni classe sociale ed estrazione» precisa don Ambrogio Villa, uno dei sacerdoti esorcisti ufficialmente incaricati dalla diocesi di Milano, «vengono da soli oppure accompagnati da amici e parenti e chiedono la stessa cosa: un aiuto. Hanno paura di essere vessati dal diavolo o di aver ricevuto qualche fattura o maleficio dopo aver partecipato a giochi e riti spiritistici, perché la loro vita è piena di sofferenza fisica e spirituale».

Don Ambrogio li accoglie tutti, li ascolta come un padre farebbe con il proprio figlio. «Dedico loro almeno un’ora, anche per chi arriva la prima volta; è importante ascoltare le loro storie e fare un buon discernimento, per comprendere di cosa hanno davvero bisogno. E alla fine prego con loro e li benedico. Spesso il loro nemico è la solitudine, la disperazione, la paura di vivere o una malattia psichiatrica. A volte invece è diverso: in qualche caso le persone manifestano delle agitazioni che all’occhio clinico del sacerdote meritano attenzione e allora la strada diventa un’altra. A qualcuno potrà sembrare strano, ma Satana è un essere personale di natura spirituale, dotato d’intelligenza e di volontà, che, a capo di una gerarchia di diavoli inferiori, cerca di portare caos e sofferenza nella vita degli uomini. Nella vita di tutti i giorni agisce in due maniere diverse: con un’azione ordinaria, tentando l’uomo al male nelle sue varie forme (violenza, ira, rancore, vizi) e con un’azione straordinaria, che riguarda solo alcuni individui che, in maniera più o meno diretta, hanno aperto un varco nella loro vita agli spiriti maligni oppure ne sono vittima a causa di altri. Il frequente ricorso all’occultismo come la lettura di certi libri di esoterismo, la partecipazione ad attività di magia, di spiritismo e a riti satanici, rappresenta la porta principale per incontrare il maligno. Ci sono poi il malocchio, la fattura e il maleficio, che, creati ad hoc da sedicenti esoteristi per colpire altre persone, sono in realtà forme di violenza che fanno capo al demonio. I casi di possessione sono rari, ma quando avvengono, è chiara l’azione esterna di un essere non umano che agisce attraverso la persona posseduta in maniera brutale, utilizzando il suo corpo, parlando con insolenza e agendo come vuole. Questo essere che dimostra avversione per tutto ciò che è sacro, può essere in grado di parlare lingue sconosciute alla sua vittima, possedere il dono della chiaroveggenza e manifestare una forza fisica sproporzionata. Quando si tratta di autentica possessione diabolica, è importante ricordarlo, solo la Chiesa, attraverso il ministero pastorale degli esorcismi, può aiutare chi ne è colpito e nessun altro. L’emozione più grande? Mi commuovo sempre quando la persona viene liberata definitivamente: i suoi occhi brillano di una luce nuova».

 

«Le mie malattie dipendevano dal maligno»

Francesco Vaiasuso, 44 anni, gallerista

«Fin da bambino ho sofferto di una forma acuta di asma bronchiale che non mi ha lasciato tregua; con il passare degli anni, sono gradualmente comparsi altri disturbi come persistenti otiti ed eczemi pruriginosi, che hanno caratterizzato la mia giovinezza. Molti medici mi hanno visitato, ma sebbene la diagnosi e le terapie fossero corrette, non ottenevo mai la completa guarigione.

Una volta diventato adulto, la situazione non è migliorata: la mia quotidianità era sempre più appesantita da un susseguirsi di malanni fisici e costellata da difficoltà in ogni campo e come se non bastasse, cominciavo a percepire un’angoscia e un buio interiore che oltre a farmi sentire solo e alla ricerca di risposte che non trovavo, mi spingevano inspiegabilmente a un’avversione nei confronti del sacro. Poi un giorno ho incontrato Fratello Ferro, un gesuita che mi ha regalato la speranza di dare forse una risposta alle mie sofferenze; mi ha spiegato che alcune malattie possono essere provocate dal Maligno e che, sebbene in molti non credano a questo genere di cose, il Maligno agisce nella vita delle persone in svariati modi. Alla fine della nostra chiacchierata, ho acconsentito che mi rivolgesse una preghiera di liberazione e improvvisamente ho cominciato a stare molto male.

Qualche giorno dopo mi ha accompagnato da padre Matteo La Grua, un sacerdote esperto in demonologia ed è successo il finimondo: Satana si è rivelato, affermando che da anni il mio corpo veniva vessato e martoriato da lui e da 27 legioni di demoni. Da quel giorno è cominciata un’estenuante battaglia, segnata da violentissime manifestazioni demoniache e intensi esorcismi durante i quali mi sentivo come rinchiuso in una prigione di vetro da dove vedevo quello che succedeva, ma non potevo parlare o agire: ero spettatore di me stesso, in balia di qualcuno o qualcosa che non conoscevo.

Esorcismo dopo esorcismo, preghiere dopo preghiere, come in un complesso puzzle dai contorni nebulosi, i tasselli hanno cominciato a definirsi e le presenze malefiche hanno svelato l’origine delle mie sofferenze: a quattro anni fui condotto con l’inganno da un’amica di famiglia a partecipare ad una messa nera e obbligato a bere del sangue maleficiato; è così che sono diventato una “proprietà” del Maligno.

Ma alla fine ho vinto: oggi sono un uomo felice e ho deciso di raccontare la mia esperienza in un libro (La mia possessione Edizioni Piemme) e attraverso la partecipazione a seminari per aiutare coloro che, intrappolati dalla sofferenza del Maligno, vagano senza una meta, confusi e abbandonati da tutti, spesso anche dagli stessi familiari. Il mio messaggio è uno solo: non serve a nulla spaventarsi o negare il problema: è necessario invece supportare queste persone e aiutarle ad affrontare la vita con determinazione e fede; altre strade non le conosco. Cosa rispondo alla gente che mi dice “non ti credo“? Neanche per me è stato facile credere, ma il diavolo esiste e io ho lottato contro di lui».

Confidenze