Giovanna e Amadeus: «Non siamo una famiglia allargata, siamo la famiglia»

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Complici e affiatati, Amadeus e la moglie, Giovanna Civitillo, passano le feste in famiglia. E lui, dopo un anno di cambiamenti, si concede un bilancio. In un libro appena uscito e in questa intervista. Dove si confronta con la donna che gli dà “sempre i consigli giusti”

Dagli esordi in una radio di provincia ai cinque fantastici anni alla conduzione del Festival di Sanremo (con molti retroscena). Ma anche il grande amore per la donna che gli ha rubato il cuore e per i figli. C’è tutto questo in Ama (Piemme), il primo libro di Amadeus, che ci ha rilasciato un’intervista doppia insieme alla moglie, Giovanna Civitillo.

Come avete passato il Natale?
Amadeus: «Al ristorante con i figli, Alice (26 anni, nata dal primo matrimonio di Amadeus, ndr) e Josè (15). Con noi anche Kira, la nostra cagnolina».
Giovanna: «È nota la mia “passione” per la cucina (ride). E l’importante è stare insieme».

Quest’anno c’è chi sotto l’albero ha trovato il libro di Amadeus. Cosa scoprirà?
Amadeus: «Contiene tutto il mio percorso di vita, ma non è un libro autocelebrativo. Volevo semplicemente lasciare un ricordo».
Giovanna: «Consiglio di leggerlo soprattutto ai ragazzi che hanno un sogno. Scopriranno che con un po’ di fortuna e molta determinazione si potrebbe realizzare».

È stato un viaggio nel passato?
Amadeus: «Sì. Mi è passato davanti il film della mia esistenza. E mi sono accorto che è come se avessi vissuto più vite. Ero un ragazzo normale, di provincia, ma sono riuscito a fare cose che sembravano impossibili».

Vostro figlio Josè ha scoperto qualcosa che non sapeva leggendo il libro?
Giovanna: «L’ha ricevuto a Natale. E sarà il primo libro della sua vita. Cerco di farlo appassionare alla lettura, ma lui mi dice sempre: “Leggilo tu, a me basta il riassunto”. In questo ha preso dal papà».
Amadeus: «Un po’ è vero. Confesso che spesso inizio un libro e dopo solo 20 pagine vado a leggere il finale».

Come vivete la lontananza da Josè, ora che si è trasferito a Udine?
Amadeus: «Studia lì, perché è nella Under 16 dell’Udinese. Il calcio è da sempre la sua passione e anche lui insegue un sogno».
Giovanna: «All’inizio è stata dura, di colpo la casa si è svuotata. Ma lo vediamo sereno».

Josè è esperto di musica. Un giorno potrebbe calcare le orme di papà?
Amadeus: «Sa i testi di tutte le canzoni a memoria, è sveglio, conosce bene la musica contemporanea e gli ho insegnato a sentirsi libero di inseguire le sue passioni. Vedremo».
Giovanna: «Mi piacerebbe, ma temo che gli direbbero che lavora perché è “figlio di”, come è successo a me. Mi hanno sempre messo l’etichetta di “moglie di Amadeus”, anche se quando ci siamo conosciuti lavoravo già in televisione da sei anni».

Ama, vieni da una famiglia di istruttori di equitazione. Non hai mai pensato di fare anche tu quella professione?
Amadeus: «No. Montavo, ma fin da ragazzino avevo in testa la musica e la tivù. A 16 anni ho iniziato a lavorare in una radio. Però, l’amore per i cavalli è rimasto e l’ho trasmesso a Giovanna. Che in sella è bravissima».
Da quella piccola radio sei arrivato a condurre il Festival di Sanremo per cinque anni di seguito (dal 2020 al 2024). Quanto è stato faticoso?
Amadeus: «Tutto quello che cerchi di fare bene è faticoso. Ma avere sempre Fiorello al mio fianco è stato fondamentale. Mi dava un forte senso di tranquillità».
Giovanna: «Sono stati anni belli, entusiasmanti. Un po’ complicati, ma straordinari».

Il vostro amore è nato nel 2002, quando Giovanna è entrata nel cast de L’Eredità. Pensate che il pubblico si sia accorto prima di voi del sentimento nell’aria?
Amadeus: «Credo di sì, avevano intercettato le mie occhiate. Ma non immaginavo di aver trovato l’amore della vita. Anche se, ai provini, mi era già piaciuta l’eleganza di Giovanna, si vedeva che veniva dalla danza classica».
Giovanna: «Non gli davo retta perché pensavo al solito conduttore che ci prova con la ballerina. Poi, ci siamo parlati. Ho ritrovato i miei valori e questo ha fatto la differenza».

Cosa ricordi degli inizi?
Amadeus: «Ero molto geloso, la guardavano tutti. Lo sono ancora, ma ora mi sento più tranquillo e sicuro. Allora ero un uomo di 40 anni, separato, con una bambina piccola».
Giovanna: «Per me è stato importante che sua figlia Alice, che ai tempi aveva cinque anni, approvasse la nostra storia. Non siamo una famiglia allargata, siamo la famiglia. Punto. Io e Alice siamo cresciute insieme e lei si confida più con me che con suo padre».

Cos’ha fatto riuscire così bene il vostro matrimonio?
Amadeus: «La voglia di condivisione. Non credo agli opposti che si attraggono, dura poco. Occorre capirsi, venirsi incontro. Giovanna è il mio “autore personale”, mi sa dare i consigli giusti anche nel lavoro».
Giovanna: «Ho capito che la famiglia era la mia priorità quando ci siamo conosciuti e sono felice di quello che abbiamo costruito. Quando, nel libro, ho letto che lui mi considera il suo sole, mi sono sentita orgogliosa e commossa, tanto».

Ama, hai lasciato la Rai per il Nove. Ti aspettavi ascolti così diversi?
Amadeus: «Passare dal 73 % di share di Sanremo al 3% di Chissà chi è in pochi mesi non è stato facile. Credo di aver stabilito un record. D’altronde, io amo le sfide».

Dopo tanti anni non ti vedremo in tivù la sera di Capodanno. Come lo passerai?
Amadeus: «In tranquillità. E voglio augurare anche a tutti voi passare feste serene».
Giovanna: «Sarà finalmente un Capodanno al caldo. Per anni ci siamo scambiati gli auguri dietro le quinte del palco, in piazza. Anch’io vi auguro pace e accordo in famiglia».

 

Intervista di M.G. Sozzi – pubblicata su Confidenze n 52

foto cover: Marco Rossi

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