Raffaella Carrà: “Avrei voluto ballare un tuca tuca con… mia nonna!»

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Raffaella Carrà è scomparsa ieri a 78 anni e oggi moltissimi, dagli amici del mondo dello spettacolo ai fan, alle persone che l’hanno incontrata e amata, la stanno dedicando un ricordo. Nell’intervista rilasciata a Maria Grazia Sozzi per Confidenze quando è stata coach a The Voice, c’era molto di suo. Ecco perché la riproponiamo in parte.

Hai sempre dimostrato molto meno della tua età, hai un segreto?
«Mah, sarà che sono normale. Vi assicuro, che per me niente botulino né chirurgia estetica. Il vero segreto è che io gioco con il mio lavoro, sapendo però che la vita è un’altra cosa. La consapevolezza è fondamentale».

Parliamo del passato, da bambina, nella gelateria della nonna, sognavi già di diventare una star? Nonna ti sognava gelataia o ballerina?
«Il commercio non avrebbe proprio fatto per me, non sarei stata adatta, nonna lo sapeva. Lei era l’unica fan che avessi in casa mia. Io volevo diventare una coreografa classica, studiavo danza al Teatro Comunale di Bologna e era proprio la nonna che ogni giorno mi accompagnava alle lezioni».

Sai ballare, cantare, recitare condurre, mi dici tre cose che non sai fare?
«Far di conto, essere ipocrita e sentirmi la prima della classe».

Nella vita sei riuscita a trasformare i tuoi ex (Gianni Boncompagni e Sergio Japino) in amici, come si fa?
«Io credo che quando l’amore è vero si può anche trasformare, ma dura tutta la vita. Quando ci si è amati davvero, come si fa a dimenticare quello che si è vissuto insieme?».

Qual è stato il sentimento predominante nella tua vita?
«Non so se si possa chiamare un sentimento, ma l’emozione per me è tutto».

Con chi avresti ballato volentieri un tucatuca e non ti è riuscito?
«….con mia nonna!».

Hai detto che il tuo unico rimpianto è non aver avuto un figlio, tornando indietro sacrificheresti una parte della tua carriera?
«È così, ma d’altra parte non ho deciso io, è la natura che ha deciso per me».

Di recente hai imparato qualcosa che non sapevi?
«Tutti i giorni imparo cose nuove, perché sono molto curiosa».

Ti è mai capitato di sentirti fuori posto?
«Mi succedeva sempre ai ricevimenti del “bel mondo” sia in qui Italia che in America, ero a disagio. Ma adesso ho trovato un’ottima soluzione, non ci vado più!».

Se ti dico delusione cosa ti viene in mente?
«Non so perché ma mi viene in mente più la parola “sorpresa” che non “delusione”, che io sia un’ottimista?».

È cambiato il rapporto che hai con te stessa? Ti perdoni di più oggi rispetto a 30 anni fa?
«Sono sempre stata e resto molto critica con me stessa, ma non me ne faccio un cruccio, in fondo nessuno è perfetto. Invece con gli anni forse sono diventata più tollerante verso gli altri, perdono più facilmente, tranne quando mi sento veramente offesa nel profondo, allora non dimentico».

Che viaggio è la vita?
«Lo paragono ad un aereo che fa varie volte il giro del mondo. A volte il cielo è limpido, ma incontri anche notti buie e momenti di turbolenza. Però, se allacci bene la cintura, troverai la tua velocità di crociera e alla fine farai un atterraggio morbido, come solo i comandanti dell’Alitalia sanno fare».

Buon viaggio Raffaella!

 

Intervista pubblicata su Confidenze n. 21/2014

Foto: Getty Images

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