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Città a 30 all'ora: sei d'accordo?

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Da giorni serpeggia in italia una polemica che infiamma i bar come i salotti televisivi: l’introduzione del limite di velocità di 30 all’ora in alcune grandi città. A prendere la decisione per primo è stato il Comune di Cesena, ma è con Bologna che la notizia ha dettato scalpore. Sull’esempio di quanto accade già da tempo a Londra, Amsterdam, Bruxelles e altre capitali europee, il sindaco Matteo Lepore ha imposto dal 16 gennaio il limite dei 30 Km all’ora, sia di giorno che di notte sulla quasi totalità delle strade cittadine. Motivo, ridurre la prima causa di incidenti mortali ovvero la velocità. E a giudicare dai risultati ottenuti ci ha visto lungo: dopo due settimane gli incidenti a Bologna sono diminuiti del 21%.

Subito hanno seguito a ruota il suo esempio anche i sindaci di grandi metropoli come Milano e Torino, dove in alcune aree è già in vigore il limite dei 30 all’ora e il Comune del capoluogo lombardo sta valutando se estenderlo a tutta la viabilità cittadina o meno. Giusto a titolo di esempio, lo scorso anno sulle strade della Lombardia hanno perso la vita 27 ciclisti, e in molti casi la causa è stata l’eccesso di velocità delle auto.

Eppure davanti alla proposta del sindaco di Bologna il coro di scontenti si è fatto subito sentire: il provvedimento rallenterebbe il traffico oltre modo creando ingorghi specie nelle ore di punta, tanto che il Ministero dei Trasporti ha pronta una direttiva proprio sui limiti di velocità da adottare nel centro città. “L’imposizione generalizzata di limiti di velocità eccessivamente ridotti – si legge nella direttiva del Mit – potrebbe causare intralcio alla circolazione e risultare pregiudizievole sotto il profilo ambientale, nonché dell’ordinata regolazione del traffico, creando ingorghi e code stradali”.

Più degli ingorghi mi preoccuperei della capacità degli automobilisti di rispettare un limite così basso, spesso la distrazione, la fretta portano a superare abbondantemente i 30 all’ora ed è difficile accorgersene.

Come sempre l’Italia ha due facce; mentre “Fleximan” distrugge autovelox per difendere i diritti di chi vuole andare a tavoletta, c’è chi spera in un centro città più a dimensione d’uomo e meno da Formula Uno. Tu cosa ne pensi: sei d’accordo con il limite del 30 all’ora in città?

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