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È giusto promuovere il valore della fertilità?

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Gli italiani appena rientrati dalle ferie sono stati investiti dalla polemica del Fertility Day che ancora una volta mette dietro il banco d’accusa le donne. Mentre molti di noi erano al mare, lo scorso 28 luglio, il Consiglio dei ministri, presieduto da Matteo Renzi, ha approvato la proposta del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin d’introdurre il Fertility Day,  il 22 settembre 2016, come giornata nazionale per proteggere la fertilità e ribadirne l’importanza a livello sociale.

In un Paese che presenta il tasso di natalità più basso dell’Unione Europea e dove sempre più coppie sono alle prese con problemi di infertilità, sterilità e fecondazione assistita, fare un campagna informativa sui questi temi potrebbe avere un suo perché. Peccato che le modalità utilizzate per lanciare il Fertiliy Day siano suonate un po’ umilianti e anche invadenti della privacy delle persone: una cartolina mostrava una donna con una clessidra in mano e la scritta: “la bellezza non ha età la fertilità sì”, mentre un’altra recitava “la fertilità è un bene comune”.

Immediate le reazioni dei social che hanno trovato offensivo lo spot soprattutto a fronte delle mille difficoltà che le famiglie italiane devono affrontare per crescere un figlio, compresa quella di assicurarsi un lavoro fisso. E quando questo c’è, molte donne purtroppo sono costrette a rinunciarvi proprio per la maternità. 

Nel frattempo la ministra Lorenzin ha già fatto marcia indietro (complice anche il lapidario commento di Matteo Renzi: “servono asili nidi non spot”). La campagna per il Fertility Day sarà rivista, ma il messaggio resta.

E su questo vi chiediamo di confrontarvi nel nostro sondaggio: siete d’accordo con l’idea di promuovere la fertilità come valore sociale e ribadire l’importanza di fare figli presto, o ritenete che una scelta così intima e personale quale quella di diventare madre debba essere lasciata alla sfera della libertà individuale e non diventare oggetto di campagne promozionali, per giunta sovvenzionate dallo Stato? 

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