Uno spazio per te


LUCE M'E' CARA

di TERESA AVERTA

La Festa della Mamma è un momento molto speciale in cui si festeggia l’amore e la dedizione delle madri verso i propri figli. Tuttavia, molte persone sono costrette a celebrare questa giornata senza la propria madre, che purtroppo è deceduta o ancora vive malata e sofferente.La malattia o la morte di una madre è un dolore immenso, e può sembrare difficile trovare le parole giuste da utilizzare in questa occasione. Nonostante tutto però la letteratura e la poesia ci vengono incontro e ci aiutano a commemorare la propria mamma e celebrare l’amore che ci legava e ci lega. Sì, perché la Mamma è celebrata in ogni contesto e luogo sociale: nella musica, nel cinema ma anche nella poesia e nella letteratura. La mamma è.… la mamma. Chi lo può negare! È vero, la sua festa è tutti giorni, ma oggi ancor di più!Una poesia della scrittrice e autrice calabrese Teresa Averta, la canta in versi emozionanti e sinceri come il cuore di una Mamma.LUCE M’È CARASulle mie labbra il cielo ha scritto il tuo nomee nel tuo ventre il mare m’ha costruito il nidoemersi dal fondo del sonno come semevirgulto crebbi nel palmo della tua mano,il vento è nei tuoi occhi o prima primavera,dolce principio dei miei puri affetti,cui forse oblio non porterà mai sera,teco una volta sola i miei diletti.Hai incendiato i miei crepuscolicon le fiamme del tuo amoreho raccolto tutte le mie nottisotto la luce del tuo cuore.Io ero terra, ma anche bimba lattante,succhiavo da te la pioggia d'inverno, ero sposa chiusa nel serraglio battenteanima desiosa di uscire dall’urna.Porterò su di me la tua bellezza grandee il sorriso delle tue labbra o mamma miapoiché fuori è la folgore, una folgore potente il lampo di luce sommerse la vita mia…E tu sai con certezza, di essere fra i dolorisolo un lungo silenzio che conforta…ti custodirò per sempre nel campo dei miei fiori,che si inginocchieranno davanti alla tua porta.Tu duri sempre o madre mentre la vita muoretu sola, eterna, tra le nebbie e il solesei musica vivente, ti prego, lasciati abbracciare…tu battito mio forte dentro al petto.Mi pesano dentro i giardini che non ho attraversatoti cerco invano come farfalla nel ventoma per il mio cuore che ti ha tanto amato…tutto è fiorito, tutto è sentimento.Senti la mia voce flebile e sinceraCome ti chiama: mamma!Le labbra tremano un crepito, bagliori,ed ecco si leva quella dolce fiamma.Io sono qui, nella profondità… io sonoluce ai miei occhi per vederti o mamma miaombra che mi reca il bianco giornoe sciogliere potrà quest'alma mia.Teresa Averta

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