Relazioni pericolose di Claudia Moscovici

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“Affascinanti, carismatici e seduttivi. Pericolosi. Come riconoscerli e fuggire da loro”, dice il sottotitolo del libro. Attenzione: qui si parla di psicopatici

“All’inizio, lo psicopatico crea una dinamica noi due contro il mondo e finge che la vostra storia sia unica, migliore di tutte le altre. È chiaramente una messa in scena: si tratta, infatti, di un rapporto malato, distorto e a senso unico, di valore nettamente inferiore a quelli tra persone normali, dove i partner si prendono cura l’uno dell’altro. Da perfetto narcisista, invece, lo psicopatico non ama nessuno tranne sé stesso, e non ha a cuore nulla tranne le gratificazioni personali. Se e quando fa qualcosa di carino, è solo un mezzo per arrivare a un altro obiettivo e comunque per apparire quello che non è: l’anima del dottor Jekyll resta sempre quella di Mister Hyde. Se siete innamorate, non lo sarete certo del fedifrago, del bugiardo, del manipolatore, del playboy, del bastardo arido e senza cuore. Siete innamorate, piuttosto, di un’immagine che lui ha costruito ad arte attraverso l’inganno e la manipolazione, e che avete ingenuamente mantenuto intatta con sacrificio e con il rifiuto di aprire gli occhi. Il noi due contro il mondo lascia spazio al tu contro di me. Da compagno adorabile che diceva di essere, si trasforma nel vostro peggior nemico. Se vi critica o, in maniera più subdola, vi mette in competizione con i vostri cari, è per buttarvi ancora più giù e indebolire i vostri legami sociali. Quando si stanca di voi, convince gli altri a vedervi sotto la sua stessa luce: una persona non all’altezza, da usare, ingannare e scaricare. Prima eravate meravigliose e nessuno reggeva il confronto; ora siete semplicemente insignificanti. Prima eravate intelligenti e colte; ora siete le allocche di turno che cadono in trappola. Prima eravate degne di rispetto e sicure di voi; ora siete sfigate e poverette. Proprio quando credete di meritare una ricompensa per i vostri sacrifici, vi scarica. Ne ha abbastanza di voi, ha ottenuto ciò che voleva. Vi ha lentamente devastato”. 

Sempre più libri e articoli si soffermano sulla figura dello/a psicopatico/a. Si stima che al mondo le persone affette da questa malattia non superino il 4% della popolazione, ma i predatori sociali – questa è la definizione più veloce ed esplicativa del termine – creano danni a catena, che non si limitano a sconvolgere la loro vita ma attanagliano in un morso difficilissimo da allentare chiunque entri in contatto con loro.

Il saggio della Moscovici è illuminante per chiarezza e originalità. Dalla storia personale dell’autrice, fuggita insieme alla sua famiglia dalla Romania di Ceauşescu e finita essa stessa nelle spire di un amante psicopatico, alla spiegazione puntuale, dettagliata e confermata dai costanti richiami alla letteratura scientifica dei tratti salienti di questi individui “senza coscienza, privi di principi etico o rimorsi”, passando per le figure più rappresentative, come Picasso e O.J.Simpson, tutto il mondo meraviglioso e tremendo che queste persone sono in grado di architettare si svela ai nostri occhi.

“Affascinanti, carismatici e seduttivi. Pericolosi. Come riconoscerli e fuggire da loro”, questo il titolo per esteso del saggio. E dobbiamo fare attenzione, perché la psicopatia (associata al disturbo antisociale di personalità) rientra nel gruppo diagnostico Cluster B del DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) insieme a quelli borderline, istrionico e narcisistico.

Non è un principe azzurro, lo psicopatico. L’uomo, o la donna, che all’inizio della storia si presentano come quanto di più vicino alle favole si possa desiderare, sono solo pessimi attori, esseri senza empatia che si nutrono solo del dolore che provocano nelle prede che sanno scegliere con grande cura. Non c’è cura, per loro. E anche se ci fosse non la desidererebbero: non riconoscono mai la loro patologia. C’è cura per chi li incontra: cambiare, velocemente, strada.

Claudia Moscovici, Relazioni pericolose, Sonda

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