Macchina del tempo: meglio andare da Cristoforo Colombo o negli anni Ottanta?

Sogni
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Salire su una macchina del tempo per raggiungere un'altra epoca è il sogno di tutti. E io ho anche un'idea di precisa della mia meta: gli anni Ottanta

Nell’articolo Ritorno al passato (su Confidenze in edicola adesso) gli intervistati raccontano dove si farebbero portare se avessero a disposizione una macchina del tempo.

Appassionata di mare da commuovermi ogni volta che lo vedo spuntare arrivando da Milano, d’istinto io risponderei all’epoca di Cristoforo Colombo.

Infatti, imbarcarmi alla volta di mete sconosciute, navigare per lunghi mesi senza vedere nulla intorno se non l’orizzonte e trepidare nell’attesa di scoprire dove e quando riuscirò di nuovo a toccare terra mi sembra una vita splendida, piena di avventura e trasudante di aspettative.

Poi, ci penso bene e mi dico che stare a bordo in condizioni pessime, con un ammiraglio tirannico e la certezza almeno al 99% di beccarmi lo scorbuto (se non di finire in pasto ai pesci per presunta cattiva condotta) non è particolarmente allettante.

Allora, recupero un barlume di lucidità e capisco che alla macchina del tempo chiederei di riportarmi indietro di soli 40 anni. Cioè, nei mitici Ottanta. E a chi obietta che li ho già vissuti, faccio presente che la mia scelta è dettata proprio dal fatto che so con esattezza quanto quel periodo sia stato leggendario.

Innanzitutto, per l’età. Essendo nata a gennaio, ho esordito nel mirabolante decennio spegnendo 16 candeline. Il che significava la possibilità di balzare in sella a un “bolide” dotato di ben 125 cc (nel mio caso uno storico Zundapp che ancora porto nel cuore) e di fare i primi viaggetti fuori città.

La totale sensazione di libertà, però, è iniziata due anni dopo quando, finalmente patentata e auto munita, mi sono resa conto che non esistevano più posti irraggiungibili. E visto che l’energia dei neodiciottenni lascia nel polverone quella delle pile Duracell, mi sono macinata migliaia di chilometri andando ovunque. E facendo la qualunque.

Sì, perché i giovani di allora hanno avuto l’immensa fortuna di crescere in un mondo in cui niente era impossibile. Da qualunque famiglia si provenisse, infatti, avevamo tutti due lire in tasca (trovare lavoro era facile come bere un bicchiere d’acqua). L’atmosfera generale era radiosa (con le lotte politiche degli anni ’70 ormai alle spalle). L’ambiente culturale e musicale in fermento (non esistevano settimane senza feste, mostre, concerti). E il futuro più che roseo si prospettava di un bellissimo rosa intenso.

Non a caso, in tanti ci siamo sposati e abbiamo messo al mondo bambini senza pensare che tutto sarebbe potuto andare a rotoli. Perché i più bei regali che gli anni Ottanta ci hanno donato sono stati spensieratezza e positività a manetta.

A noi ragazzi, come dicevo. Ma anche a chi aveva allora la mia età. Rispetto a oggi, infatti, i genitori non temevano che i figli potessero avere problemi di anoressia o depressione. Non si alzavano alla mattina con il terrore di venire licenziati da un momento all’altro. E, scampate le minacce della Guerra Fredda, mai avrebbero ipotizzato il rischio di un terzo conflitto mondiale.

In quell’ambiente tutto frizzi e lazzi, ovviamente anche gli appassionati di mare come me potevano godersela alla grande e fingersi tanti Cristoforo Colombo. Allietati, però, da incredibili privilegi che nel 1492 non erano contemplati. Per esempio, dividere una barca con gli amici invece di una ciurma cenciosa di disperati decisi a salpare pur di non finire sulla forca nella terra natia. Attraccare in porti animati da mille baretti e ristorantini very cool. Ripartire il giorno dopo tirando su l’ancora con un comodo verricello e non la forza delle braccia. Ributtarla in una bella baia dove, dopo aver nuotato, fare la doccia cob l’acqua dolce. E, senza il sale che tira sulla pelle, spararsi un generoso piattone di spaghetti annegati nel sugo invece di strozzarsi con una galletta rinsecchita misto ammuffita.

Cos’altro aggiungere? Cristoforo Colombo bye bye, anni Ottanta forever and ever!!!

Confidenze