Cosa c’è di più confortante (soprattutto in tempi bui) che tuffarsi in un avvincente romanzo d’amore? Nella Gallery ne trovi otto, tra attesi ritorni di autrici già molto apprezzate e qualche debutto. Prima, facciamo due chiacchiere con una delle autrici
È appena arrivato nelle librerie Il profumo sa chi sei di Cristina Caboni (Garzanti, 18,60 euro). Un romanzo che riprende, a distanza di qualche anno, la storia di Elena, protagonista del primo successo della scrittrice, Il sentiero dei profumi.
Come sei tornata a scrivere della dinastia di donne ”profumiere” al centro del primo libro?
«Quel romanzo restava aperto: la protagonista, Elena, era una donna in cammino e aveva un problema con la madre. Per alcuni anni, non ho pensato a lei. Poi ho iniziato a ”vedere” immagini di petali di rosa nel deserto… Ho fatto ricerche sui profumi orientali, su un luogo in Arabia Saudita dove si coltiva la rosa damascena. E seguendo questa suggestione ho sentito il bisogno di riprendere la figura di Elena. Dando spazio alla sua storia d’amore, ma anche al rapporto con la madre».
Perché il profumo è tanto importante nel libro?
«Il viaggio che fa avvicinare Elena a sua madre passa attraverso il profumo ed entrambe sono state educate a seguire il naso, a sviluppare l’olfatto, che è il nostro senso più ancestrale. Io lo so anche come come apicultrice: è l’olfatto a dirmi se le api sono in salute».
Tu continui a seguire l’apicoltura di famiglia. Che valore ha per te quest’altra dimensione?
«È fondamentale. Mi permette di restare in contatto in modo profondo con la natura e i suoi ritmi. Mi fai dire un’altra cosa? Voglio ricordare che il mio debutto nel mondo editoriale è avvenuto con Confidenze. E ne sono orgogliosa!».
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Il profumo sa chi sei di Cristina Caboni (Garzanti, 18,60 euro).
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Levi vive a Gerusalemme, in una famiglia di ebrei ortodossi. Un giorno una soldatessa, Yael, lo salva da un attentato e, da quell’incontro, tra loro nasce l’amore. Ma la ragazza, che fuma, non sa cucinare e indossa pantaloni corti, gode di una libertà femminile che Levi non conosce nella sua famiglia. È solo l’inizio di un romanzo che tratta di passione e tradizioni, sullo sfondo della moderna Israele. Io sono del mio amato di Annick Emdin (Astoria, 16 euro).
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L’amore più vero è quello che si costruisce e rinnova nel tempo o quello che dà tutto se stesso in una breve, folgorante, parentesi? Nel romanzo La carezza (La nave di Teseo, 18 euro) Elena Loewenthal porta in scena la storia di Lea e Pietro. Lei, ricercatrice universitaria, lui docente, si incontrano a un convegno specialistico e nasce tra loro un’immediata, irresistibile attrazione che li spinge a passare insieme una notte travolgente. Ognuno di loro, poi, torna alla propria normalità, fatta di legami già esistenti, di famiglia e figli. Solo dopo 20 anni riusciranno a rivedersi: cosa cambierà?
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Giulietta è una donna brillante. Rocco, un imprenditore di successo. Eppure, al centro di queste due vite scintillanti, c’è un vuoto: la ferita di un amore di cui non hanno saputo, anni prima, reggere la potenza. Si ritroveranno? Il falco è il nuovo, atteso romanzo di Sveva Casati Modignani (Sperling & Kupfer, 19,90 euro).
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A quante donne capita di illudersi per amore? Elizabeth Jane Howard in Perdersi (Fazi, 20 euro) racconta, in un romanzo di sentimenti che si legge con il ritmo di un thriller, la storia di Daisy, sessantenne ormai sola, ed Henry, di qualche anno più vecchio e altrettanto solo, ma capace di insinuarsi nella vita della donna con gradualità fino a renderla dipendente da lui, in un crescendo di manipolazione. Uno scavo psicologico accurato, uno stile brillante, un libro che avvince e fa aprire gli occhi (a qualsiasi età) sui meccanismi dell’amore e delle relazioni.
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«Lei vede soltanto lui, senza nemmeno doverlo guardare». Inizia così Nulla è nero, un romanzo in arrivo a novembre (Neri Pozza, 18 euro) che ricostruisce una delle più ardenti e tormentate passioni della storia dell’arte: quella tra Frida Kahlo e Diego Rivera. Due artisti straordinari, protagonisti della pittura messicana e mondiale, che s’incontrano alla fine degli anni Venti: lui è molto famoso, lei ha un talento unico che le brucia dentro e che le permette di sollevarsi al di sopra del dolore causato dal terribile incidente che l’ha resa invalida. L’autrice del romanzo, Claire Berest tratteggia quest’ardente storia d’amore, dando a ogni capitolo un colore. Ne deriva una tavolozza vivacissima, con le sfumature dei sentimenti.
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Con Cambiare l’acqua ai fiori, Valérie Perrin, fotografa di scena di molti film, ha realizzato un best seller per mesi in testa alle classifiche. Sull’onda di questo successo, l’editore Nord ripropone il suo romanzo d’esordio, Il quaderno dell’amore perduto (14,90 euro). Qui, abbiamo due donne a confronto: Justine, che dopo la scomparsa dei genitori si è chiusa in una nicchia fatta di abitudini e di lavoro, come assistente in una casa di riposo, ed Hélène, ospite dell’ospizio che, al contrario, si è tuffata nella vita con coraggio e passione in ogni momento. Ed è proprio ascoltando la storia del grande amore spezzato dalla guerra vissuto dall’anziana, che Justine inizia a guardare a se stessa e alle proprie aspirazioni con occhi diversi. Trovando la forza di riaprire il cuore alle emozioni.
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Non ci può essere amore per gli altri se non c’è quello per se stessi. Lo sa bene Laura Brioschi, autrice di Noi siamo luce (DeAgostini, 15,90 euro), modella curvy e stilista che racconta qui il delicato cammino che l’ha portata, dalla guerra contro il corpo all’accettazione di sé.
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