Testamento solidale, un gesto per il domani

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Dopo l’emergenza Covid 19 sono aumentati i lasciti a favore di onlus e associazioni. Parla chi l’ha già fatto e gli esperti spiegano i passi da seguire

 

In occasione della Giornata internazionale dedicata, il 13 settembre, il Comitato Testamento Solidale, che raggruppa le principali onlus interessate, ha diffuso alcuni dati su una scelta che, complici gli effetti della pandemia, risulta in aumento: quella di destinare per testamento una parte dei propri beni a una onlus di fiducia. Tra gli italiani over 50, per esempio, l’11% ha pensato a un lascito solidale a favore di enti o organizzazioni che svolgono un ruolo di supporto, mentre 2 su 10 sono intenzionati a farlo o l’hanno già deciso, per un totale di quasi 5 milioni e mezzo di persone.

Basta una piccola somma

«Mi sono ammalata di leucemia promielocitica nel novembre 2002, a 43 anni» racconta Rosalba Spalice, referente Casa Ail “Vanessa Verdecchia” di Roma. «Dal 1996 ero volontaria per l’Associazione Italiana Leucemia nella sezione di Roma. Quando sono guarita cinque anni dopo, ho capito che donare il mio tempo non mi bastava più. Ho sentito parlare dei lasciti testamentari e mi sono informata. Ci sono molti tabù intorno a questo tipo di donazioni, per esempio che sono difficili da fare, che bisogna lasciare per forza somme consistenti. Ma non è così. Ognuno può scegliere in basea ciò che ha: anche solo un gioiello o una piccola somma di denaro possono fare la differenza. Si può destinare la propria cifra a un’organizzazione e all’acquisto di un bene preciso, per esempio un letto di ospedale, un’apparecchiatura medica o un nuovo frigorifero. Io ho scelto di fare così». Ma quale forma di testamento è consigliabile per i lasciti solidali? risponde Gianluca Abbate, notaio e Consigliere nazionale del Notariato con delega al terzo settore. «È possibile procedere con un testamento olografo scritto dall’interessato in forma privata, che però oltre al rischio di smarrimento e distruzione, corre quello di non risultare conforme al Codice civile e quindi di essere esposto a impugnazione» spiega l’esperto. «Oppure c’è il testamento pubblico che viene redatto da un notaio con le disposizioni formulate conformemente alla legge, depositato e inserito nel Registro nazionale dei testamenti. L’atto è revocabile e modificabile fino all’ultimo».

I consigli del notaio

Quali sono i costi di una scelta solidale fatta attraverso il testamento? «Dipende dal valore dei beni: se il testamento dispone solo il lascito di una piccola casa la spesa è di poche centinaia di euro. Solitamente il lascito solidale viene redatto insieme alle disposizioni testamentarie generali e deve tener conto degli eredi legittimi (il coniuge o il soggetto unito civilmente e i figli, gli ascendenti). La quota disponibile per i lasciti è la parte di eredità di cui si può disporre liberamente, individuando come beneficiari soggetti diversi dai legittimari, come le onlus». ●

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