Digestione lenta e peso sullo stomaco: che fare?

Natura
Ascolta la storia

Quando ogni pasto diventa un tormento si perde anche il piacere del cibo. Per migliorare il processo digestivo ci sono tanti aspetti che possiamo considerare. Parti da questi

Se proprio volessimo parlare difficile, dovremmo chiamarla dispepsia. E’ il termine medico con cui si individua, genericamente, la cattiva digestione. Quando però ci si vuole capire bene tra pazienti e operatori sanitari è sempre più vantaggioso per tutti esprimersi nel modo più semplice e chiaro possibile.

Allora passiamo direttamente a raccontare i tanti e variegati modi in cui la dispepsia può manifestarsi: senso di digestione prolungata (“Sa, dottore, mi metto a tavola per la cena e mi sembra di non avere ancora digerito il pranzo”), sazietà precoce, gonfiore addominale, inappetenza, sensazione di avere un peso sullo stomaco, eruttazioni frequenti, bruciore, acidità e dolore di stomaco e, più in generale, un senso di malessere o fastidio in corrispondenza della parte alta dell’addome.

Quando la dispepsia è occasionale, si può anche evitare di fare alcunché e aspettare che passi. Ma se invece la cattiva digestione è un problema ricorrente o cronico e non riusciamo a liberarcene? Ti do questi consigli.

Parlane con il medico di famiglia Non sai quanti pazienti ricevo privi di diagnosi, che purtroppo sono costretto a respingere. È un errore madornale quello di “saltare” il medico e di presentarsi al nutrizionista senza una precisa diagnosi, formulata eventualmente anche in seguito a opportuni esami o visite specialistiche. In gran parte dei casi, la dispepsia è di natura semplicemente funzionale, ovvero senza lesioni organiche, ma anche malattie di una certa importanza e persino condizioni che possono mettere in pericolo la vita (calcoli alla cistifellea, gastrite, ulcera gastrica, malattie del fegato o del pancreas, tumori ecc.) possono provocare dispepsia. Sapere qual è la causa della cattiva digestione è fondamentale.

Mangia così Ci sarebbero tantissime cose da dire, ma inizia eliminando per un po’ gli alimenti molto grassi e le preparazioni elaborate (formaggi, salumi, fritti, intingoli, tanti tipi di dolci ecc.), prediligendo alimenti che non impegnino troppo il processo digestivo e modalità di cottura delicate come quella al vapore. Consuma i pasti in un ambiente tranquillo e prenditi il tempo di masticare a lungo e con calma, senza nel frattempo parlare, lavorare o consultare lo smartphone.

Prova gli enzimi Puoi migliorare la digestione dando manforte, dall’esterno, agli enzimi che naturalmente il tuo corpo produce. Si tratta di sostanze come amilasi, lipasi, proteasi e altre ancora, che servono a scomporre le diverse componenti del cibo introdotto: carboidrati, grassi, proteine e persino molecole poco digeribili come alcune di quelle contenute in verdura e frutta. Di norma si assume una compressa di enzimi digestivi durante il pasto. Li trovi in farmacia, erboristeria e nei negozi online.

Vai di zenzero Dopo i pasti, preparati un bell’infuso di zenzero (Zingiber officinale), dalle note proprietà antinausea e procinetiche, ovvero di velocizzazione del transito del cibo lungo il canale digerente. Trovi il rizoma carnoso dello zenzero in vendita fresco ormai in tanti supermercati. Sbuccialo, grattugialo e immergilo in un pentolino con acqua a temperatura ambiente. Metti sul fuoco, porta a ebollizione e lascia sobbollire per una decina di minuti. Quindi filtra e consuma. Se vuoi aggiungerci il succo di mezzo limone, è il benvenuto.

Scopri i probiotici per lo stomaco Sono certo che i conosci i probiotici per la loro azione di promozione del benessere intestinale. Ma sapevi che ne esistono pure di specifici per migliorare la funzionalità gastrica? Chiedi consiglio a un farmacista esperto in medicina naturale o al tuo nutrizionista.

Un occhio anche alla testa Lo stomaco è il bersaglio prediletto dello stress e di tensioni nervose. Se non hai voglia di iscriverti a un corso di yoga, impara questo facile esercizio di rilassamento che ho suggerito proprio qui sul blog di Confidenze e poi rendilo una buona abitudine quotidiana.

Qualora tutto questo non dovesse bastare, fatti impostare una dieta su misura, attenta anche a eventuali ipersensibilità alimentari individuali e al controllo del peso in eccesso, che complica anche il processo digestivo.

Confidenze