Se vuoi vivere di meno, abbonda pure con questo condimento

Natura
Ascolta la storia

Lo usi ogni giorno, con troppa generosità, inconsapevole delle conseguenze per la salute che può avere. Scopri di cosa si tratta e perché controllarne il consumo allunga la vita

Le ricerche segnalano che può accorciare la nostra aspettativa di vita. L’ultima in ordine di tempo – che ha coinvolto oltre 500.000 persone ed è stata pubblicata lo scorso luglio sulla rivista scientifica European Heart Journal – ha scoperto che aggiungerlo a un pasto dopo che sia già stato preparato aumenta le probabilità di morte prematura.

Cosa mai sarà questo “veleno”, responsabile di effetti tanto nefasti? Un condimento che usi abbondantemente e hai sotto gli occhi ogni giorno. Sto parlando del sale. Sì, il banale, comunissimo, sale da cucina.

Che il consumo di troppo cloruro di sodio faccia male alla salute non è una novità. Sono stati condotti negli anni tanti studi epidemiologici che hanno associato l’abuso di sale all’insorgenza e al peggioramento di diverse malattie, innanzitutto quelle che riguardano il cuore e l’apparato cardiovascolare nel suo complesso. Non è un caso che tutte le istituzioni sanitarie, di ogni parte del mondo, invitino a evitare l’impiego eccessivo di sale.

La domanda che potresti farti è: “Ok, ma cosa significa «eccessivo»? A quanto corrisponde «troppo»?” A molto meno di quello che pensi. E sei in buona compagnia: la maggior parte delle persone consumano più sodio nella dieta di ciò che credono. Infatti, mentre il limite giornaliero che si consiglia di non superare è di 5 grammi di sale (corrispondenti a 2 grammi di sodio), la media quotidiana di consumo di sale è addirittura pari a oltre il doppio, arrivando a 10-12 grammi. Un’enormità. Forse la constatazione che esiste una sorta di epidemia di patologie cardiovascolari trova in parte spiegazione in tutto il sale che assumiamo, consapevolmente o meno.

Voglio allora fornirti alcuni suggerimenti per ridurre il consumo di sale e minimizzarne gli effetti negativi per la salute. Se hai una storia personale o familiare di malattie cardiache, ipertensione, colesterolo alto o diabete dovresti prestarci ancora più attenzione.

1 – Togli la saliera dalla tavola Abituati a non aggiungere altro sale a quello adoperato per cucinare. Se un piatto dovesse risultarti insopportabilmente insipido, alzati e va’ a prendere la saliera. Quello che di interessante ha fatto questo nuovo studio (dal titolo, più che eloquente, “Adding salt to foods and hazard of premature mortality”, ovvero “Aggiunta di sale agli alimenti e rischio di mortalità prematura”) è stato proprio esaminare le ricadute negative dell’aggiunta di sale in combinazione a quello preesistente nelle pietanze.

2 – Abituati a salare le tue ricette ogni giorno un po’ di meno Il gusto del salato, come quello del dolce, si acquisisce e perde con relativa facilità, basta un po’ di pazienza e determinazione. Aggiungi ogni giorno un filo di sale in meno alle tue preparazioni: da un giorno all’altro non percepirai grandi variazioni di sapore, in un mese avrai tagliato radicalmente il sale.

3 – Non salare tutto Se mangiare la pasta senza salare l’acqua di cottura è obiettivamente poco gradevole, ci sono molti cibi per cui aggiungere sale non è nient’altro che un’abitudine. Un nome su tutti? Le verdure crude.

4 – Taglia il consumo di cibi confezionati Ci sono molte fonti nascoste di sodio negli alimenti che acquisti abitualmente. Trovi una quantità cospicua di sale nei prodotti industriali, salati (pane, cracker, grissini, pizza, formaggi, scatolame, salse ecc.) e persino dolci (molte varietà di merendine, biscotti, fette biscottate, cereali per la colazione e simili).

5 – Mangia più cibi ricchi di potassio Un significativo consumo di alimenti con alte concentrazioni di potassio (in primo luogo, verdura e frutta, ma in subordine anche legumi e pesce) è in grado di contrastare gli effetti negativi del sodio, nonché la mortalità e le malattie associate.

Confidenze