La Giornata Mondiale dell’amicizia

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Oggi 30 luglio ricorre la Giornata Mondiale dell’Amicizia, un appuntamento che rende omaggio a uno dei sentimenti più puri e genuini di sempre.

Istituita dall’Onu nel 2011 col fine di promuovere una cultura di pace tra i popoli, si fonda sull’idea che l’amicizia tra Paesi, culture e individui diversi possa ispirare gli sforzi di pace e far sì che tra le comunità si costruiscano ponti e non barriere.

In un momento difficile in cui il distanziamento sociale e i mesi di lockdown hanno imposto un freno anche ai rapporti umani e alle occasioni di incontro, risulta ancora più importante sottolineare il valore del legame dell’amicizia, che oggi grazie alle nuove tecnologie ha trovato nuove modalità per essere mantenuta e rinvigorita. Certo c’è amicizia e amicizia: non si può dire che l’amicizia data su Facebook sia la stessa cosa di un legame nato sui banchi di scuola o coltivato da una passione comune come lo sport. E da un sondaggio effettuato dal brand Wiko è risultato che per il 68% dei giovani le vere amicizie non nascono on line, ma i social e le nuove tecnologie aiutano a mantenerle vive.

Nei mesi della quarantena l’80% dei ragazzi si è sentito meno solo grazie allo smartphone che ha permesso loro di restare connessi agli amici tramite le videochiamate o la condivisione istantanea dei momenti speciali. Il 35% degli intervistati ha poi affermato di aver beneficiato di queste tecnologie anche per non perdersi  eventi importante  in diretta, come la nascita del figlio di amici lontani o una seduta di laurea. E se le confidenze tra amici si preferiscono sempre fare di persona e non tramite social (così la pensa il 78% degli intervistati) la chat o i messaggi vocali vengono in aiuto quando c’è un’urgenza o un messaggio che si vuole mandare a ogni costo.

Insomma la tecnologia non ostacola l’amicizia vera e non si sostituisce ai rapporti umani: il 72% dichiara di incontrarsi spesso ugualmente nonostante chat e video chiamate.

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