Si avvicina il giorno fatidico di San Valentino, un appuntamento che neanche il più distratto dei mariti o fidanzati può fingere di dimenticare, se non altro per il bombardamento di cuori, cioccolatini, pubblicità melense a cui siamo sottoposti ormai da settimane. Entri al supermercato e ti scontri con tripudi di scatole di cioccolatini, palloncini a forma di cuore e Baci Perugina. Che rapporto hai con questa festa (che ricordiamolo, all’origine era un rito pagano troppo licenzioso e che la Chiesa poi volle poi dedicare al primo vescovo di Terni, martire a Roma)?

Ci tieni che il tuo lui si ricordi e ti porti fuori a cena per il 14 febbraio o pensi che alla fine sia solo un’operazione commerciale imposta e che i sentimenti non abbiano bisogno di un giorno preciso del calendario per manifestarsi e confermarsi?

Io questa festa l’ho sempre vissuta con un dualismo irrimediabile di fondo: da un lato mi dà fastidio l’ostentazione dei sentimenti e il doversi omologare al fatto che quella sera il tuo lui nel rigoroso ordine: ti porti i fiori, ti porti a cena fuori e dulcis in fondo ti porti a letto. E poi penso sempre a chi non è in coppia e non ha nessuno con chi festeggiare. Come vive quella sera?

Però la romantica che c’è in me non ce la fa a ignorare del tutto la ricorrenza e non rinuncia a un piccolo gesto che vuole essere una conferma, un modo per dire grazie, sei sempre nel mio cuore, a prescindere anche da San Valentino.

Per questo vi chiediamo di rispondere con sincerità al nostro sondaggio: Ci tieni a San Valentino?