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Sei mai stata vittima di una truffa on line?

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Il Covid e la permanenza forzata a casa di milioni di persone  sono state le condizioni ottimali per il proliferare delle truffe on line, secondo quanto racconta l’ultimo report della Polizia Postale delle Comunicazioni relativo al 2020, anno in cui si sono registrati 98.000 casi di truffe.

Un fenomeno che investe sempre più aspetti delle attività che svolgiamo in rete: dalle fake news (non sono mancate informazioni false anche in merito alla salute pubblica) le cui segnalazioni sono cresciute del 436% (erano 21 nel 2019 e sono state 134 nel 2020) alla vere e proprie truffe economiche perpetrate da falsi siti bancari e assicurativi che tramite Sms o mail invitano i loro clienti a modificare i dati bancari, carpendo in questo modo le informazioni utili per accedere ai loro conti. Solo nel corso del 2020 sono stati segnalati e bloccati ben 241 siti fraudolenti assicurativi, per esempio.

Su Confidenze di questa settimana trovate un articolo dedicato a una particolare forma di truffa on line, forse la più odiosa: le truffe affettive o sentimentali. Un fenomeno cresciuto a dismisura negli ultimi sette anni, di pari passo al diffondersi dell’uso dei social network anche tra le persone di una certa età. A esserne colpite sono soprattutto le donne, come spiegano i dati raccolti dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni: su 380 casi analizzati dal 2016 al maggio 2019, 279 riguardano donne e solo 101 uomini.

L’età delle vittime varia dai 40 e i 60 anni, e a rimanerne coinvolte, a differenza di quanto si possa credere, sono persone che appartengono a tutte le classi sociali: casalinghe, psicologhe, insegnanti, imprenditrici, quindi, anche donne che avrebbero tutti gli strumenti culturali per capire in quale situazione pericolosa si stiano cacciando. Ma i falsi corteggiatori puntano sulla solitudine di queste persone e sulla mancanza di tempo per instaurare nuove relazioni affettive; spesso infatti sono donne divorziate o vedove, con figli grandi già usciti di casa, che su Facebook cercano compagnia e nuove amicizie per riempiere un vuoto affettivo. Ed è lì che fanno breccia i truffatori. 

Il copione è sempre lo stesso: si costruisce un falso profilo con la foto di un fascinoso uomo di mezza età, poi parte la richiesta dell’amicizia e inizia un corteggiamento assiduo fatto di parole dolci e prospettive sentimentali stabili, per realizzare le quali però c’è sempre bisogno dell’invio di una somma di denaro. A volte le malcapitate vengono mosse a compassione da parenti in fin di vita o gravemente malati in ospedale, bisognosi di costosi interventi, oppure più semplicemente aprono il portafoglio abbagliate dalla promessa che la dolce metà venga a trovarle. Ma una volta ricevuto il denaro i corteggiatori spariscono con la stessa velocità con cui erano comparsi.

Come difendersi dunque? E come uscirne se si è rimasti coinvolti?

Uno degli effetti più nefasti delle truffe sentimentali è il senso di vergogna che pervade chi ne rimane vittima e che lo porta a non denunciare l’accaduto.

Ma è sbagliato, perché la vostra testimonianza può essere di aiuto a non far cadere in trappola altre persone. Da ormai diversi anni opera in Italia l’associazione ACTA, (Azione Contro Truffe Affettive) creata proprio da un gruppo di vittime di queste raggiri, che offre supporto sia per fare la denuncia on line alla Polizia Postale sia mettendo a disposizione sul sito strumenti utili come il database fotografico delle false identità che girano in Rete con i nomi fittizi degli aitanti truffatori. Ma più di tutto vale il buon senso. Se qualcuno vi chiede l’amicizia su Facebook, controllate prima se è già collegato a qualcuno dei vostri contatti più stretti, non date mai informazioni personali e private agli sconosciuti perché alla fine nel web valgono le stesse regole della vita reale, e se non vi salterebbe mai per la testa di dare confidenza al primo che vi ferma per strada (se pur carino e gentile) non si capisce perché su Internet debba invece valere il liberi tutti.

E siccome il fenomeno è molto più diffuso di quanto sembri, abbiamo pensato di fare un piccolo sondaggio (nel più totale anonimato) chiedendovi: sei mai stata vittima di una truffa on line?

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