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Senti aria di ripresa?

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Dal 26 aprile tutta Italia torna in zona gialla o arancione (ad esclusione di Valle d’Aosta, e Sardegna); riaprono i bar e ristoranti con servizio al tavolo solo all’aperto e riprendono anche le scuole superiori in presenza, se pur con modalità diverse a seconda delle Regioni. Riaprono anche cinema e teatri nel rispetto del distanziamento e del numero limitato di spettatori. Mentre per piscine e palestre al chiuso se ne riparla a partire dal 1 giugno.

La campagna vaccinale che ha subito un’accelerazione un po’ ovunque sta dando i primi frutti: a oggi sono stati somministrate oltre 16 milioni di dosi (secondo i dati diffusi dal Generale Figliuolo) l’indice RT è inferiore a 1 e l’incidenza di casi settimanali è inferiore a 250 per 100.000 abitanti. Eppure, dicono gli esperti, la circolazione del virus nel nostro Paese è ancora sostenuta: si viaggia al ritmo di 16.000 nuovi contagi e più di 300 vittime al giorno e in molte Regioni siamo oltre la soglia del 30% di diffusione.

La gente è stremata e appesantita dal fardello di continue chiusure e aperture che non hanno fatto bene allo spirito in questi ultimi mesi, e nemmeno al portafoglio, per chi ha un’attività commerciale. E naturalmente l’arrivo della bella stagione invita ai weekend fuori porta o almeno a godersi un po’ di sole primaverile all’aria aperta dopo mesi di clausura.

Il governo, stretto dalle esigenze di settori che non lavorano da più di un anno, come il mondo dello spettacolo, ma anche piscine, palestre e parchi divertimento, si divide sulla proposta di posticipare il coprifuoco serale alle 23.00 o lasciarlo alle 22.00, per aiutare locali e ristoranti mentre protestano i gestori di parchi divertimento per lo slittamento delle apertura al 1 luglio. Insomma l’impressione è che da lunedì prossimo scatti un po’ un liberi tutti a cui non corrisponde, secondo gli esperti, un reale attenuamento dell’emergenza sanitaria.

«Allentare i divieti non vuol dire che il rischio di infettarsi sia diminuito, ma che alle singole persone viene lasciata maggiore libertà di scelta» dice Stefania Salmaso, epidemiologa, in un’intervista sul Corriere della Sera di oggi 23 aprile. Lasciando intendere che il maggior margine di libertà individuale dovrà essere accompagnato anche da un maggior senso di responsabilità.

Come si comporteranno le persone da lunedì ? C’è da temere l’assalto a pub e locali serali? O i cittadini (specie se non vaccinati) sono ancora spaventati e continueranno a fare la vita di prima per paura dei contagi?

Per questo abbiamo pensato di chiederti se anche tu senti aria di ripresa e hai voglia di tornare alla vita normale.

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